domenica 16 settembre 2012

all'ilva taranto .. dal fatto quotidiano

ILVA, I PM FANNO SUL SERIO DA LUNEDÌ FERMI I PRIMI IMPIANTI
Il ministero dell’Ambiente sarà parte civile contro l’azienda
di Francesco Casula, "Il Fatto Quotidiano", 15 set. 2012

Taranto. Un sollecito ai custodi per “dare immediata e rapida attuazione alle disposizioni del provvedimento di sequestro”. La Procura di Taranto preme sull’acceleratore e impone ai tecnici Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrument di dare il via alle operazioni per eliminare le emissioni inquinanti dell’Ilva di Taranto. Operazioni che a partire da lunedì potrebbero tradursi in una produzione dimezzata. Un primo passo per arrivare, salvaguardando la sicurezza degli impianti, gradualmente al fermo totale come disposto dal gip Patrizia Todisco e confermato poi dal tribunale del Riesame. Una disposizione che nel concreto potrebbe diventare, insomma, uno stop per alcuni impianti. Da lunedì potrebbero infatti cominciare le operazioni di spegnimento di una parte dei dispositivi che ancora operano all’interno dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico di proprietà del Gruppo Riva. LA DIRETTIVA della Procura di Taranto arriva al termine dell’ennesima riunione !
 tra i custodi amministratori e il pool di magistrati formato dal procuratore Franco Sebastio, dall’aggiunto Pietro Argentino e dai sostituti Giovanna Cannarile e Mariano Buccoliero. Toccherà ora ai tre tecnici stabilire quali impianti dovranno essere fermati e soprattutto stabilire le modalità di spegnimento che richiederanno, vista la complessità delle strutture, diverse settimane per arrivare al fermo totale. La direttiva della procura arriva a qualche giorno di distanza dalla presentazione delle proposte formulate dall’azienda e ritenute inefficaci dai magistrati tarantini. NELLE TRE PAGINE presentate dal presidente dell’Ilva e quarto amministratore giudiziario dell’azienda, infatti, vi sarebbero le proposte di intervento immediato sull’altoforno 1, le cokerie, il reparto Agglomerato, l’acciaieria 1 e il reparto gestioni materiali ferrosi. Nessuna proposta nuova invece sul parco minerali, principale fonte di emissioni non convogliate, per il quale l’azienda sarebbe ancora intenzionata a rewww.peacelink.it

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