venerdì 28 settembre 2012

solidarietà da altre fabbriche e città con gli operai ilva

OPERAI DALMINE SOLIDALI CON OPERAI ILVA - 27-09-2012
Si e' tenuta ieri ai cancelli dell'Acciaieria, e proseguira oggi con presidi e volantinaggi alla port. centrale della tenaris dalmine, la campagna di mobilitazione nazionale per costruire una manifestazione nazionale a taranto in solidarieta' con gli operai ilva e la popolazione di taranto, in stretto legame con l'iniziativa dello slai cobas ilva appalto di cui riportiamo sotto il comunicato diffuso oggi .

gli operai della dalmine hanno risposto con interesse alla parola d'ordine lanciata al presidio: no alla chiusura delle fabbriche, gli operai lavorano per vivere e non per morire, le fabbriche vanno messe a norma e in sicurezza dai padroni con i profitti che hanno fatto in questi anni.
dirante l'iniziativa si e' criticato apertamente la presenza della uilm che diffondeva il proprio periodico provinciale, in quanto il segretario dei metalmeccanici di questa organizzazione palombella e' tra i conniventi della situazione venutasi a creare all'ilva e tra i principali camerieri di padron riva.

inoltre si e' preso l'opportunita' vista la presenza dei delegati fiom che parteciperanno a taranto domani all'assemblea nazionale della siderurgia, per invitarli a schierarsi e ad esprimere come rsu fiom dalmine la propria solidarieta' alla lotta degli operai ilva......vedremo.

nei prossimi giorni metteremo al corrente l'opinione pubblica delle argomentazioni espresse nell'incontro con i dependenti settimana scorsa dall'amministratore delegato della dalmine sig. zanotti in merito alla questione ilva che guarda caso era tra una delle domande che sono pervenute via email durante l'incontro, per ora ci basta dire che come una fotocopia ha ripetuto in merito ad un infortunio mortale negli stabilimenti tamsa di messico, le argomentazioni che riva all'ilva ha espresso quando sono morti giovani operai per una gru spezzata ossia il fatto che in siderurgia non si producono gomme da masticare (riva a veva detto cioccolatini), diciamo questo perche' lavorando ogni giorno nei reparti conosciamo bene la situazione che si cela dietro tutto l'apparato di sicurezza aziendale che ha come risultato, insieme a premi legati al numero di infortuni, che molti infortuni non vengono denunciati dai lavoratori.....e che neanche i delegati sindacali e gli rls si permettano di mettere comunicati ai lavoratori quando succedono gli infortuni .
Dal presidio di lotta quotidiano al palazzo della provincia contro i tagli ai posti di lavoro

DAI PRECARI COOP SOCIALI IN LOTTA A PALERMO AGLI OPERAI ILVA/INDOTTO DI
TARANTO - SLAI COBAS PER IL S.C.
LA LOTTA PER IL LAVORO E LA SALUTE E SICUREZZA E AMBIENTE CONTRO PADRONI E GOVERNO E' UNA!
Per noi la classe operaia è al centro del sistema produttivo, al centro del sistema dei rapporti di forza tra padroni/governo e classe operaia e che questo influenza tutte le altre vertenze, come quelle del pubblico impiego.


ILVA, DALMINE,SIDERURGIA: DIFENDERE LAVORO, SALARIO E SALUTE

Lo Slai Cobas Dalmine invita tutti gli operai a sostenere la lotta degli operai ILVA e della popolazione di Taranto, per affermare in fabbrica e in città una importante battaglia: NON PER CHIUDERE LE FABBRICHE MA PER PRETENDERE SALUTE E LAVORO CONTRO LA LOGICA DEL PROFITTO DI PADRON RIVA E DI TUTTTI I PADRONI, SOSTENUTI DAL GOVERNO.
Quello che sta avvenendo a Taranto, nel più grande polo siderurgico d'Europa, riguarda tutta la società perché gli operai vanno in fabbrica per vivere non per morire, quindi la nostra salute e quella della popolazione  non possono essere messe in contrapposizione al lavoro e alla chiusura delle fabbriche (come vorrebbe l'ecologismo ambiguo), né alle tendenze aziendaliste (sostenute dai sindacati confederali, Fim e Uilm in testa) che vorrebbero far pagare agli operai i costi della messa a norma della fabbrica e dell'ambiente con cassaintegrazione o continuando a lavorare a rischio.

QUESTA BATTAGLIA E' CONDOTTA A TARANTO IN MANIERA CHIARA E DECISA SOLO DALLO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE, che sta lavorando per far emergere la voce autonoma degli operai, (ogni giorno in balia di due terrorismi: ricatto occupazionale o chiusura della fabbrica), attraverso l'organizzazione sindacale della propria forza in fabbrica, unico modo per tutelare i propri interessi, all’ILVA e in ogni posto di lavoro: per una fabbrica messa a norma e per unire tutta la popolazione nella lotta per una città risanata e salvaguardata.

Questa iniziativa si inserisce nel quadro della campagna nazionale lanciata dal coordinamento nazionale dello slai cobas s.c, che ha visto una prima iniziativa il 21 settembre alla sede legale dell'ILVA di Milano, ma che proseguirà coinvolgendo sindacati di base, organismi che si occupano della sicurezza e tutte le forze politiche che affermino con chiarezza che nocivo è il capitale e non le fabbriche e gli operai,  attraverso assemblee, mozioni, incontri nazionali, con particolare attenzione verso le fabbriche siderurgiche del paese, e attivando con un assemblea a Roma il 6 ottobre la rete nazionale della sicurezza (già protagonista il 18 aprile del 2009 di un grande corteo di migliaia di cittadini e operai che partito dal quartiere Tamburi ha invaso la città di Taranto), per arrivare alla costruzione di una manifestazione nazionale e ad un convegno nazionale a Taranto, per approfondire tutti gli aspetti della questione Ilva all'interno della lotta più generale contro padroni e governo.

MOBILITIAMOCI LA QUESTIONE ILVA RIGUARDA TUTTI GLI OPERAI
PER INVIARE SOLIDARIETA’: cobasta@libero.it

PER INFORMAZIONE QUOTIDIANA: http://tarantocontro.blogspot.it/

 

Slai COBAS Dalmine per il sindacato di classe Sede viale Marconi,1
Cell. 335/5244902 Fax 035/19968666 cobasdalmine@infinito.it http://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.it/
COMUNICATO STAMPA

Gli operai dell' Ilva e la popolazione di Taranto vogliono salute e lavoro.
Milano risponde non siete né sarete soli in questa lotta.

Nella giornata di oggi, lo Slai Cobas per il sindacato di classe dell' Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha dato il via al percorso di iniziative di solidarietà che sono e saranno un “assedio” alla sede legale dell' Ilva, qui a Milano; l'ha fatto convocando una conferenza stampa e portando uno striscione “Solidarietà agli operai dell' Ilva e della popolazione di Taranto. Non per chiudere la fabbrica, ma per pretendere salute e lavoro. Contro la logica del profitto di padron Riva e di tutti i padroni, sostenuti dal governo”.
Sappiamo bene come certa stampa che, in questi mesi, ha riempito pagine intere sulla vicenda Ilva, non ama fare l'informazione che dia voce a chi mette in discussione l'arroganza di padron Riva e del sostegno/connivenza del governo e, quindi, ha ritenuto di non presentarsi; abbiamo, pertanto, proseguito l'iniziativa portando direttamente alla sede di radio popolare di Milano il senso di questa giornata e delle iniziative che intendiamo promuovere.

Questa prima iniziativa è stata anticipata dall' intervento fra i 300 lavoratori del S. Raffaele in presidio davanti alla Regione Lombardia in lotta contro la politica dei licenziamenti, dei sacrifici per i lavoratori del nuovo proprietario, che ricade anche sul diritto alla salute della popolazione.
All'annuncio della iniziativa che lo Slai Cobas per il sindacato di classe dell' Istituto Nazionale dei Tumori ha promosso c'è stato un caloroso e sentito applauso dei lavoratori che mostra come quanto da noi affermato:”la lotta dell' Ilva riguarda tutti”, sia compreso in altre realtà.
Forti di questa solidarietà/condivisone proseguiremo con altre iniziative, principalmente verso operai e lavoratori, come già avvenuto verso gli operai della Marcegaglia.
Milano.21.9.2012
Slai Cobas Istituto Nazionale dei Tumori Milano per il sindacato di classe
cobasint@tiscali.it
3387211377

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