venerdì 14 dicembre 2012

In Puglia la salute continua ad essere boicottata.

In Puglia la salute continua ad essere boicottata.

Eni, Enipower, Cementir, Basell e Versalis, hanno impugnano di fronte al Tar la legge regionale sulla valutazione del danno sanitario.
Facciamo appello alla Regione perché agisca fermamente a difesa di quella legge che fu approvata - lo ricordiamo - per tentare di fare concorrenza alla valutazione di danno sanitario già contenuta nella perizia commissionata dalla Procura di Taranto.
Ora che deve essere applicata per i fini per cui effettivamente può essere utile, ossia la valutazione dell'impatto sanitario di altre aziende inquinanti, ecco che la Regione non interviene con quella forza che ci saremmo aspettati.
Attendiamo pertanto un segnale forte.
Attendiamo che siano riviste tutte le autorizzazioni che ampliano la capacità produttiva o di stoccaggio.
Attendiamo che venga reso noto il monitoraggio in continuo dell'ENI che è nell'AIA di quell'industria. I Composti Organici Volatili dovevano essere controllati con una tecnologia "24 ore su 24". Fu una lunga lotta avviata nel 2009 (http://comitatopertaranto.blogspot.it/2009/10/eni-che-vergogna.html) che tuttavia non sembra giungere a conclusione per responsabilità non solo aziendali ma anche per la poca solerzia della Regione che - il caso fa il paio con il campionamento in continuo dell'Ilva mai decollato - non sembra incalzare con decisione la grande industria.
Monitoraggio ambientale e sanitario rimangono questioni cruciali, questioni in primo luogo di volontà politica. Questioni per le quali la magistratura è dovuta intervenire in supplenza degli organi politico-amministrativi preposti a tutela dei cittadini.

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
www.peacelink.it

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