sabato 26 gennaio 2013

La Rete naz. per la sicurezza a Napoli e a Roma

La questione Ilva a livello nazionale sta diventando il centro del dibattito dell'intero movimento interessato alla questione di salute e sicurezza in fabbrica e sul territorio, sotto diversi aspetti, politici, sindacali, culturali, tecnoscentifici. 
La Rete nazionale sicurezza e salute sui posti di lavoro e sui territori con l'assemblea nazionale del 7 dicembre a Taranto ha lanciato su questo un approfondimento, un dibattito e una mobilitazione nazionale. 
Il primo strumento di questa mobilitazione sono gli Atti dell'assemblea messi a disposizione di operai, cittadini, realtà organizzate, a Taranto e a livello nazionale. 
L'assemblea nazionale del 7 dicembre aveva lanciato la proposta di costruire incontri e assemblee che portassero ad una manifestazione nazionale per i prossimi mesi. 
Operai e masse popolari di Taranto, qualunque sia la loro appartenenza, devono comprendere che hanno bisogno oltre che della propria forza di un ampio sostegno nazionale che isoli padroni, governo, Stato e sindacati confederali, partiti parlamentari, Istituzioni, e che permetta di vincere questa battaglia. L'Ilva non è solo Taranto ma il paradigma di tutte le battaglie che a livello nazionale si stanno facendo per la difesa della salute e del lavoro in fabbrica e sul territorio. 
La Rete, rappresentata per la nostra città dai coordinatori dello Slai cobas per il sindacato di classe, ha tenuto nella giornata di ieri due importanti incontri/assemblea, a cui ha partecipato anche uno degli operai responsabili dello Slai cobas Ilva, Andrea Bianco. 
A NAPOLI si sono incontrati studenti e appartenenti ai collettivi delle Università Istituto Orientale e Policlinico, il Collettivo Clash City Workers, il Laboratorio politico Iskra attivo a Bagnoli. 
L'incontro ha prodotto la decisioni da parte delle realtà presenti di promuovere un'assemblea sull'Ilva di Taranto per la seconda metà di febbraio, con la presenza di una delegazione rappresentativa di operai, precari, disoccupati, cittadini dei Tamburi di Taranto.
Nel pomeriggio a ROMA si è tenuta un'importante assemblea convocata dalla Rete nazionale, rappresentata a Roma dall'Usi, su "Ilva e produzioni nocive". 
Un'assemblea molto interessante, con la presenza di attivisti di diverse organizzazioni sindacali di base impegnate sul tema, di militanti politici e che ha potuto contare sugli interventi molto qualificati della Dr.ssa Bioingegnere Antonietta Gatti, esperta di nanotecnologie e studiosa degli effetti dannosi per la salute e sicurezza delle "polveri ultra sottili" e di Francesco Aucone, geologo.
L'assemblea, in cui tutti i rappresentanti di Taranto presenti sono intervenuti, ha trovato interesse, partecipazione e impegno di tutti i presenti.
Sia nell'incontro di Napoli che nell'assemblea di Roma la proposta della Rete di arrivare ad una manifestazione nazionale in marzo a Taranto, con caratteristiche adatte alla situazione dell'Ilva e dei Tamburi, è stata accolta unanimamente, come già era avvenuto nell'assemblea tenutasi nella settimana scorsa a Bergamo.
Questa è una importante notizia per la nostra città, per gli operai dell'Ilva e i cittadini di Taranto. E sin da oggi la Rete fa appello a tutte le realtà di Taranto a coordinarsi per fare di questa manifestazione nazionale un punto di forza nello scontro in corso a difesa del lavoro e della salute. 
Informazioni e adesioni si possono dare sin da subito all'indirizzo e mail della Rete:
bastamortesullavoro@domeus.it

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