domenica 10 febbraio 2013

sulla cassaintegrazione all'ilva non si capisce niente o meglio si capisce fin troppo bene che è una nuova fregatura azienda - sindacati confederali

A tutt'oggi non è vero che i 535 lavoratori in cig siano rientrati ma solo una parte, mentre c'è la nuova cassaintegrazione che è in deroga per 1393 lavoratori
La cassa in deroga è a zero ore e coprirà il periodo 1 gennaio-2 marzo 2013, per 1.243 operai, 60 intermedi e 90 impiegati.  
Ma non ci sono i soldi e c'è il serio rischio che anche in seguito non venga concessa  
Già a dicembre l'Ilva aveva già avanzato la richiesta di cassa in deroga per 700 addetti dell'area a freddo, che però non le fu concessa in quanto la Regione Puglia contestò sia la mancanza di richiesta specifica, sia l'assenza di fondi. 

I sindacati confederali non tornano sul punto chiave 
Ferrante aveva detto che per 920 lavoratori ilva  ci sarebbe stata la ricollocazione  in altri reparti invece adesso vanno in cassa integrazione in deroga con il consenso dei sindacati confederali
I sindacati confederali dicono che ci sarà rotazione
invece l'azienda afferma il contrario dicendo che ci potrà essere "compatibilmente con le esigenze tecnico-produttive" e solo se le posizioni ricoperte dai lavoratori siano "fungibili per inquadramento e professionalità". 

Lo Slai cobas è per non firmare la cassaintegrazione e ribadisce che senza la lotta generale con blocco di massa in fabbrica e in città non si esce da questa situazione, non si difende il lavoro, sicurezza e salute in febbrica e città.
Chi non dice questo inganna i lavoratori e i cittadini.

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