mercoledì 6 marzo 2013

L'AMIU NON PAGA I CONTRIBUTI... e truffa...

Pubblichiamo stralci dell'articolo apparso ieri su Taranto Sera, sui debiti dell'Amiu.
Purtroppo questo non ci sorprende. E' da tempo che i Disoccupati Organizzati Slai cobas denunciano il "buco nero" dell'Amiu e sono in corso di accertamenti esposti da noi fatti contro Amiu e il Comune perchè per cercare di non far precipitare la situazione economica dell'Amiu si sono fatte vere e proprie truffe al fine di stornare alcuni centinaia di migliaia di euro all'Amiu - vedi passaggio raccolta differenziata a Lama-S. Vito dalla Ditta Castiglia srl all'Amiu, vedi anche passaggio all'Amiu dei lavori al parco del Mirto.
Quando chiuderà battenti l'Amiu sarà sempre troppo tardi... e intanto a farne le spese sono i lavoratori, i disoccupati, i cittadini...

Da Taranto sera di martedì 5 marzo 2013
TARANTO - Documento unico di regolarità contributiva. In gergo viene indicato con l’acronimo di Durc ed è il documento che attesta che i contribuiti per i lavoratori siano stati regolarmente versati. Un requisito indispensabile ad operare, almeno stando a quanto si legge in una nota, firmata dal dirigente comunale all’Ambiente Alessandro De Roma, datata 13 febbraio 2013. In questa lettera, indirizzata al sindaco Stefàno, al segretario generale, al dirigente della direzione Risorse Finanziarie ed al presidente dell’Amiu Gino Pucci, la presa di posizione di De Roma che già promette di suscitare polemiche. «Prescindendo dal cronoprogramma previsionale proposto, in ordine alle attività necessarie ed indispensabili per l’ottenimento del Durc, e delle probabilità concrete del rispetto dello stesso, si evidenzia come nella predetta nota (prot. n. 2014 del 12 febbraio 2013, ndr) si richieda, per l’ennesima volta, il pagamento anticipato ed in assenza del Durc, del corrispettivo mensile, giustificandola attraverso la riproposizione puntuale delle medesime criticità societarie, facendo leva, ancora una volta, sugli effetti sociali e societari che determinerebbe un eventuale riscontro negativo alla stessa, analogamente alle precedenti istanze». In pratica, l’Amiu avrebbe chiesto il pagamento anticipato delle somme dovute dal Comune, nonostante manchi il documento attestante la regolarità dei versamenti contribuitivi ai lavoratori. A questo punto il dirigente De Roma mette in luce la criticità della situazione che «non è ulteriormente accettabile, data la connotazione sistemica ed ordinaria che la problematica ha assunto, stante l’assenza di un resoconto analitico e complessivo della stessa ai competenti Organi di indirizzo e Controllo, tale da consentire l’individuazione di strategie altrettanto complessive e risolutive. Si ritiene, pertanto, che la paventata straordinarietà della condizione esposta, cui si è cercato di far fronte con provvedimenti parimenti straordinari, esuli dal compito di controllo tecnico ascritto alla Direzione Ambiente e si ritiene indispensabile, ed evidentemente indifferibile, come già più volte rappresentato dalla Direzione scrivente, condividere la questione con tutti gli Organi a vario titolo competenti, per le valutazioni consequenziali»....

... Ma quant’è grave la situazione che riguarda la “regolarità contributiva” dell’Amiu? Gli ultimi dati che possiamo prendere in considerazione sono quelli relativi al bilancio di previsione 2012 del Comune, pubblicati da Taranto Buonasera lo scorso settembre. I revisori dei conti hanno preso in considerazione la relazione del collegio sindacale dell’Amiu esprimendo «preoccupazione in merito alla “continuità aziendale”». Tra le altre cose - scrivono - si segnala «all’organo amministrativo le inadempienze di versamenti erariali e previdenziali che, per importo o natura, si configurano come reato penale. In merito all’ingente debito nei confronti dell’Inpdap, pari a 16.176.282 euro"... Più di 16 milioni di euro, dunque. Cifra che lieviterebbe a 18,5 milioni di euro con le somme spettanti all’Inps.

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