giovedì 21 marzo 2013

Per il fare, l'Amiu è senza "testa", per sfasciare invece è "nei pieni poteri"!

"Non c'è l'interlocutore, perchè sta per cambiare la presidenza dell'Amiu, quindi non si può fare nulla..."
E' da mesi, ormai fa quasi un anno che va avanti la storia che il consiglio d'amministrazione dell'Amiu deve cambiare; ma questo, in totale illegalità, non solo non avviene e viene sempre rinviato, ma il sindaco Stefano in più di una dichiarazione pubblica, anche ultimamente, esprimendo il suo "elogio" verso la gestione di Pucci (arrivando addirittura a dire che la città è più pulita - ma quali zone e quali strade frequenta?), sta dicendo che resta Pucci.
In realtà la situazione del rinnovo del consiglio di amministrazione è la scusa - come recentemente abbiamo sentito dal Pres. Bitetti e dall'Ass. Scasciamacchia - per non rispondere ai grossi problemi della città e dei disoccupati che vanno urgentemente affrontati: il servizio della raccolta differenziata che ora deve investire i tre nuovi quartieri Tamburi, Paolo VI e Amiu; l'aumento del numero dei lavoratori e il netto miglioramento della selezione della differenziata alla Pasquinelli.
E mentre le cose positive non si fanno perchè l'Amiu sarebbe in fase di "rinnovo", si fanno eccome le cose negative, un esempio per tutti: bloccare i lavori di pulizia, manutenzione e vifìgilanza del parco del Mirto, con tutto quello che ne è seguito nelle scorse settimane in termini di lotta dei lavoratori che avevano perso il lavoro.Per fare l'Amiu è senza "testa", per sfasciare invece è "nei pieni poteri"!

Amministrazione comunale e attuale amministrazione dell'Amiu sono il vero problema da rimuovere, verso cui non bastano le denunce, ma ci vogliono atti concreti di rottura sia all'interno che soprattutto con una ripresa delle lotte dei disoccupati, lavoratori, cittadini.
Ora i lavoratori dell'Amiu, dopo anni di testa china da parte dei molti, o, peggio, di compartecipazione da parte di pochi, per ricavarci un proprio tornaconto dall'andazzo esistente e a volte spalleggiati dai sindacati confederali che ora alzano alte grida, ora, dicevamo, i lavoratori e le lavoratrici Amiu stanno alzando la testa.
Questo è un bene. Ma devono anche loro comprendere che contro questo malefico intreccio Sindaco/presidenza Amiu, occorre questa volta unirsi a quei disoccupati, lavoratori organizzati nello slai cobas che da anni vanno facendo queste denunce.

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