mercoledì 15 maggio 2013

i servi di RIVA - IL GIP: INQUIETANTE ASSERVIMENTO -

IL GIP: INQUIETANTE ASSERVIMENTO - «Florido, Conserva e Specchia, operando in piena unità di intenti, hanno rivelato una inquietante, forte inclinazione comportamentale ad asservire il pubblico ufficio, i pubblici poteri rispettivamente esercitati, al conseguimento di obiettivi di favore economico a beneficio di determinati soggetti (ovviamente, non di soggetti qualunque...), in spregio dei principi di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione». Il gip Todisco lo scrive nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita stamani nei confronti del presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Florido, dell’ex assessore provinciale all’Ambiente Michele Conserva (entrambi finiti in carcere), dell’ex direttore generale della Provincia Vincenzo Specchia (ai domiciliari) e dell’ex dirigente dell’Ilva Girolamo Archinà (già in carcere dal 26 novembre 2012) nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Taranto su presunti favori all’Ilva in materia di autorizzazioni per le discariche di rifiuti.

LA MINACCIA DI LICENZIAMENTO A DIPENDENTE - Ai quattro arrestati viene contestato un tentativo di concussione per costrizione nei confronti di un ex dirigente del settore Ecologia della Provincia, Luigi Romandini, per indurlo a firmare (cosa che non fece, nonostante la minaccia di licenziamento) autorizzazioni in favore dell’Ilva. A Florido, Conserva e Archinà è contestata anche la concussione per induzione per aver costretto il successore di Romandini nello stesso ufficio, Ignazio Morrone, a sottoscrivere l'autorizzazione all’esercizio di discarica per rifiuti speciali nell’area 'Cava Mater Gratiaè, precedentemente richiesta dall’Ilva.

ARCHINA' ORIENTAVA CONDOTTE POLITICI PROVINCIA - Dall’inchiesta Ambiente svenduto su presunti favori all’Ilva, sarebbe emerso anche che le condotte di Florido, Conserva e Specchia (presidente della Provincia, ex assessore all’Ambiente ed ex dg dell’ente) erano «ispirate e pilotate da Archinà (ex dirigente Ilva, ndr) il quale era talmente introdotto nei meccanismi di nomina dell’ente da essere al corrente anche delle nomine in cantiere e delle quali solo pochi giorni prima Conserva aveva parlato con un suo collaboratore». Lo scrive il gip di Taranto nell’ordinanza di arresto di Florido, Conserva, Specchia e Archinà. Riferendosi alla figura e al ruolo di Archinà, il gip scrive che l’ex dirigente Ilva «è informato di tutto, caldeggia nomine e spostamenti dei dirigenti, ispira ed orienta le condotte di Florido e Conserva e, senza la sua invasiva presenza, non si spiegano le ragioni per le quali negli uffici dell’amministrazione provinciale si insistesse tanto per una solerte e positiva risposta alle istanze dell’Ilva spa».

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