lunedì 20 maggio 2013

Ma Gero Grassi è mai andato a trovare una famiglia di un operaio morto all'Ilva?

Gero Grassi visita Florido  «Gianni in carcere sorride»
di FABIO VENERE

TARANTO - «Ho trovato una persona sorridente. Ho rivisto il “Gianni” che conosco». Sono le 19.35 di ieri sera quando l’on. Gero Grassi (Pd) esce dalla casa circondariale di Taranto dove ha incontrato il (dimissionario) presidente della Provincia, Gianni Florido e l’ex assessore all’Ambiente, Michele Conserva, detenuti dallo scorso 15 maggio nell’ambito dell’inchiesta «Ambiente svenduto». Inchiesta che sta mettendo sotto la lente d’ingrandimento anche i rapporti tra la Provincia e l’Ilva.

Onorevole, in quali condizioni fisiche ed in quale stato d’animo ha trovato Florido? «Ho visto una persona serena e consapevole della sua buonafede. Gli ho portato i saluti di tanti amici. Ha dimostrato una grande forza d’animo. Gianni è volenteroso di tornare alla vita quotidiana. Non vede l’ora di ritornare alla vita normale. Credo che una persona che abbia un minimo di dubbio, non possa essere così serena» .

Gli ha portato dei libri o dei giornali per fargli trascorrere diversamente le ore in cella? «Sì, gli avevo portato quattro libri. Tra cui, l’ultimo di Giampaolo Pansa ma non mi hanno concesso di darglielo. Gli estranei, infatti, non possono portarli ma i detenuti possono leggere solo i libri che si trovano nella biblioteca del carcere. Peraltro, quelli che avevo con me avevano la copertina rigida e, quindi, non erano ammessi dal regolamento. Non sta leggendo volutamente i giornali ma si è fatto raccontare da me quel che la carta stampa ha scritto in questi giorni su di lui. Ed io gli ho detto che anche alcuni giornali hanno sottolineato che lui, nella sua vita, si è sempre speso per l’occupazione. Non sta vedendo programmi televisivi che lo riguardano ma quelli d’intrattenimento. Domani (oggi, ndr) vedrà le partite di calcio».

Ha incontrato anche Conserva? «Sì, l’ho visto bene. Abbastanza tranquillo. Mi ha detto che in carcere si mangia bene. Entrambi sperano di mostrare la loro estraneità ai fatti anche se, come è noto, non ho potuto parlare dell’inchiesta. Con Conserva ho fatto un cenno alle imminenti votazioni a Crispiano, il suo paese, e mi ha riferito di un recente viaggio fatto a Bruxelles. Mi angosciava l’idea di vederli abbattuti. Questa cosa mi faceva male perché ero andate a trovare un amico che conosco da vent’anni. Ma ora sono risollevato. So che Florido si è sempre impegnato per le questioni del mondo del lavoro».

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