venerdì 17 maggio 2013

Vendola .. sponsor di Riva per anni .. ora non puoi tirarti fuori !

Tutto uno spot, o se preferite réclame, insomma pubblicità regresso. Ora, vediamo se dopo l’arresto di Giovanni Florido - presidente della Provincia di Taranto - all’ecologista Nichi torna la memoria sulla sua attività di propaganda pro Ilva.

* Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it

Tutto uno spot, o se preferite réclame, insomma pubblicità regresso. Ora, vediamo se dopo l’arresto di Giovanni Florido (il pesce più piccolo catturato dalla rete giudiziaria), presidente della Provincia di Taranto, all’ecologista Nichi, il governatore di tutte le Puglie, torna la memoria sulla sua attività di propaganda pro Ilva. E chissà che non siano pronte le manette per lui e Bersani.

C’è una rivista patinata, Il Ponte, edita dall’Ilva,  pubblicata a partire dal novembre dell’anno 2010. Allora, ben trentamila copie hanno inondato Taranto.

Nell’editoriale, pubblicato a pagina 3, il patron Emilio Riva rivolge il suo saluto alla città presentandosi con uno slogan ad effetto speciale: «Non sono un capitalista, ma un imprenditore». La rivista viene presentata come “luogo” per approfondire temi di attualità, raccogliere interviste e voli pindarici. E quale straordinaria testimonianza potevano raccogliere quelli del periodico “Il Ponte” per il numero uno, se non quella del governatoreNicola Vendola, al secolo Nichi? L'ex compagno Nichita, in una lunga intervista pubblicata subito dopo l’intervento di Riva, non risparmia il fiato, e propina il suo verbo addomesticato dal sistema di potere.

Anche un individuo scafato proprio non s’aspetta che il parolaio di Terlizzi, a capo della terra levantina dal 2005, sia sdraiato così davanti ai padroni.

Il presidente Vendola blatera di svolte epocali, di amore e “pensiero lungo”, lungo e duraturo, come i fumi e i veleni immessi nell’aria di Taranto dall’Ilva. Parla il compagno Nichi, e trasporta il lettore nel suo mondo di sogno, tra “terze vie” e “sviluppo sostenibile e armonico”. Nella realtà purtroppo, “i percorsi alternativi” non sempre coincidono con la salute pubblica, ma questo il “cantore delle Puglie” lo sa, e forse è per questo che ad inizio novembre era seduto in prima fila per assistere alla presentazione del rapporto 2010 su “Ambiente e sicurezza” presentato dall’Ilva. Un rapporto voluminoso e luccicante , dove il Governatore appare più volte: a pagina 8, in compagnia del Vescovo e del ministro Stefania Prestigiacomo; a pagina 9, al tavolo con i dirigenti dell’acciaieria; a pagina 10, accompagnato dal fedele Introna (ex psi) mentre il 14 gennaio 2010 inaugura un nuovo impianto premendo un pulsante rosso di fronte ad operai entusiasti e plaudenti.

E’ lo stesso Vendola che, rispondendo alla domanda “com’è cambiata Ilva negli ultimi anni”, afferma: «Sono state avviate importanti campagne di monitoraggio della qualità dell’aria. Sono cambiate, inoltre, le modalità di relazione tra Ilva e il mondo esterno».

E’ sempre Vendola, non un caso di omonimia che in una pagina spot, dove il suo santino appare in compagnia dei santini di Fabio Riva e di Emma Marcegaglia, afferma: «Chiesi ad Emilio Riva, nel mio primo incontro con lui, se fosse credente, perché al centro della nostra conversazione ci sarebbe stato il diritto alla vita».

Nichi come sempre ha ragione: nella vita bisogna avere fede, soprattutto se vivi a ridosso del camino E312 he sputa veleni chimici e radioattivi, o se sei un abitante del quartiere Tamburi, o un allevatore con le pecore che pascolano in prossimità del più inquinante siderurgico d’Europa. Tutto sommato meglio raccomandarsi l’anima a Dio e far finta di niente. Magari evitare di costituirsi parte civile nel procedimento in corso a Taranto proprio a carico dei Riva, accusati di reati quali “disastro colposo e doloso e avvelenamento di sostanze alimentari.”

Dopo aver letto la rivista il Ponte ed il rapporto “Ambiente e salute”, sorge il dubbio che l’Ilva più che cercare testimonianze abbia trovato il testimonialgiusto e perfetto, o megliol’abbia trovato consenziente.

Di certo nel numero zero non troviamo interviste ai malati cronici e a chi protesta da anni, agli allevatori che hanno dovuto abbattere i loro capi di bestiame contaminati dalla diossina, e nemmeno una minuscola testimonianza delle cozze imbottite di diossina del Mar Piccolo, che di certo di cose ne avrebbero da raccontare. A 3 anni di distanza dai sogni espressi da Vendola, dalle sue melliflue parole sul Ponte, dalle sue foto patinate sul rapporto ambiente, dalle campagne di monitoraggio della qualità dell’aria, tocca assistere all’arresto del suo pupillo Giovanni Florido.

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riferimenti:

http://www.il-ponte.info/media/k2/attachments/ilponte1-2010.pdf

http://www.ilvataranto.com/pdf/Rapporto_Ambiente_Sicurezza_2010.pdf

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=taranto

http://www.scienzaverde.it/index.php?option=com_content&view=article&id=801
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