venerdì 14 giugno 2013

oggi all'ilva lo slai cobas con indicazioni serie, rispetto alla fiera delle chiacchiere e imbonitori

a fronte dell'annuncio di 800 esuberi che ai primi di luglio, e per un periodo di circa tre mesi, stop per l'altoforno 2, l'acciaieria 1, una parte dell'Agglomerato ed una parte dei sottoprodotti, più i servizi collegati.
lo slai cobas respinge fermo di impianti e contratti di solidarietà
senza un accordo preventivo a tutela del salario pieno e occupazione

noi rivendichiamo un decreto per gli operai che sancisca
-
 nessun  operaio deve andare a casa,  -

 tutti gli operai devono essere impiegati nella messa a norma, -

 salari e diritti non si toccano
s
la prima messa a norma è garantire la sicurezza degli operai

 in una fabbrica insalubre e nociva come l'Ilva non si può stare e lavorare per tanti anni ma che 20 anni bastano, con estensione, quindi, a tutti dei benefici pensionistici,

la salute è un diritto intoccabile per operai e cittadini,
per cui servono visite mediche mirate, cure sanitarie gratuiti, ospedale e strutture d'emergenza, affidate ad Emergency, per fronteggiare la situazione

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