giovedì 13 giugno 2013

Viene fuori il sistema di comando-ombra in Ilva - vanno licenziati e inquisiti. I sindacalisti ora si dicono contenti e che non sapevano. Lo sapevano bene e sono complici.

Soluzione del rapporto con i cosiddetti «fiduciari» finiti nel mirino della magistratura: i «tecnici» assunti da Riva Fire dovranno scegliere, entro dieci giorni, tra l'inquadramento nella nuova Ilva spa o le dimissioni. I sindacati parlano di «segnali di discontinuità col passato» dopo l'incontro di ieri mattina in fabbrica, ma sono guardinghi nel commentare il faccia a faccia delle segreterie di Fiom, Fim e Uilm con il capo del personale dell'Ilva, Enrico MartinoFim e Uilm si sono espresse favorevolmente: «Denunciavamo da tempo la situazione e la decisione di fare chiarezza è una svolta», commenta il segretario generale della Uilm, Antonio Talò. «È la vittoria dopo una battaglia di anni, raggiungevamo accordi con la direzione dell'Ilva e poi sugli impianti era difficile farli rispettare per queste presenze», ricorda Enzo Castronuovo della segreteria Fim Cisl. Più drastica la posizione di Donato Stefanelli, segretario generale della Fiom Cgil: «Quel sistema era poco trasparente, perciò chiunque è coinvolto non deve avere la possibilità di scegliere. Va rimosso immediatamente».

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