giovedì 18 luglio 2013

ENI: senza alcun risultato le OO.SS. cessano lo sciopero!

Lo Slai cobas esprime il suo netto dissenso rispetto alla sospensione dello sciopero e dei presidi all'ENI decisa questa mattina dai sindacati confederali. Ieri Cgil, Cisl e Uil avevano annunciato in assemblea che la lotta continuava fino a risultati, che loro avevano in prefettura "battuto i pugni" perchè nell'altra fase "si era venuti meno agli impegni, umiliandoli", ecc. ecc., e oggi senza che si sia ottenuto finora alcun risultato di tutela reale di posti di lavoro e dei diritti, fanno marcia indietro.
Ora più che mai è necessario che i lavoratori ragionino con la loro testa e si liberino dalla cappa e dal controllo di direzioni sindacali che finora non hanno saputo tutelare il posto di lavoro e che poco fa avevano chiuso l'altra fase della lotta con un accordo sbagliato (assunzione graduale da un bacino a discrezione delle ditte), poi rivelatosi anche un bluff da parte delle Ditte.
Sospendendo lo sciopero si ripete lo stesso copione delle scorse settimane.
Ancora si rischia di aver fatto giorni di sciopero per niente!
In una situazione in cui questa lotta è stata esemplare per l'unità dimostrata sempre dai lavoratori, che hanno scioperato tutti compatti, anche chi non rischia al momento di perdere il lavoro.

I lavoratori devono autorganizzare la loro forza se vogliono realmente ottenere il rispetto della clausola sociale di salvaguardia e la conservazione del posto di lavoro e dei diritti.
Prefetto, aziende, Eni e sindacati confederali vogliono tenere fuori lo Slai cobas dalle trattative, con motivi pretestuosi e illegittimi, perchè sanno che con la presenza dello Slai cobas i giochi sulla testa dei lavoratori finiscono ed è più difficile per tutti negare diritti ai lavoratori.
Questo ha detto chiaro l'RSA slai cobas della Rendelin nell'assemblea di questa mattina.

Lo Slai cobas, quindi, conferma lo stato di agitazione fino a martedì 23 luglio.

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