lunedì 23 settembre 2013

Ilva, Italia sotto la lente d'ingrandimento dell'Ue

Janez Potocnik, commissario Ue all'ambiente, è vicino a chiedere l'apertura di una procedura d'infrazione contro il governo italiano. Il bel paese rischia una lettera di messa in mora, a cui potrebbe seguire la decisione di deferimento
La questione Ilva arriva fino a Bruxelles e alza una nuova spada di Damocle sull’Italia, rischiando di aggiungere un altro problema ai molti che già incombono sulla sorte dell'impianto siderurgico e dei suoi lavoratori. Janez Potocnik, commissario Ue all'ambiente, è infatti ad un passo dal chiedere l'apertura di una procedura d'infrazione contro il governo italiano, accusato di non aver fatto il necessario per obbligare la società siderurgica al rispetto delle norme europee sulla salvaguardia dell'ambiente.

A spingere Bruxelles a prendere in considerazione l’ipotesi di intervenire in difesa del diritto alla salute dei lavoratori e del rispetto dell'ambiente è stata, tra altre motivazioni, l’azione di diverse organizzazioni non governative, mossesi di recente, sommatesi all'apertura di una 'procedura d'informazione' risalente al marzo del 2012.

L'iniziativa di Potocnik potrebbe approdare sul tavolo del collegio dei commissari già mercoledì prossimo, per essere ufficializzata, in caso di approvazione, giovedì 26. Un intervento da parte del governo, nella persona del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, potrebbe forse riuscire ancora a convincere il commissario Ue a posticipare l'apertura della procedura.
L’Italia rischia una lettera di messa in mora, alla quale dovrà rispondere entro 60 giorni. Successivamente Bruxelles, nel caso in cui ritenesse che l'Italia continui a violare le norme comunitarie, l’Ue potrebbe decidere di deferire il nostro Paese alla Corte di giustizia dell'Unione.

23/09/2013
(dalla stampa Alessandrina  di Sara Moretto)



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