lunedì 7 ottobre 2013

Il Comune con i suoi sceriffi/vigili pensa solo alla repressione

E' arrivata questa mattina una "citazione a giudizio" contro il coordinatore dello Slai cobas per il sindacato di classe, Palatrasio Ernesto, e altri 4 compagni, di cui 3 all'epoca licenziati dal lavoro di raccolta differenziata. Il processo è stato fissato per il 9 gennaio 2014.
Questo processo è a seguito della denuncia di 9 vigili urbani, in cui si distingue il tenente Morelli Antonio, già fattosi notare in altri momenti di lotta per il lavoro sia per i metodi provocatori e repressivi, sia per altre denunce contro lo Slai cobas e chi lotta per i propri diritti, in una città in cui il Sindaco Stefano e il Comune nulla fanno se non letterine e "portone in faccia".

I fatti si riferiscono a luglio 2012 in cui 14 lavoratori, che avevano partecipato per due anni alla lotta dei Disoccupati Organizzati, dopo essere stati finalmente assunti per la raccolta differenziata a San Vito/Lama, dopo alcuni mesi erano stati licenziati - e, ricordiamo, il servizio improvvisamente sospeso con proteste anche degli abitanti di Lama, San Vito.
Tutto questo mentre i disoccupati aumentavano e la loro condizione di vita peggiorava.
Il Comune con il Sindaco invece di dar conto ai lavoratori licenziati, ai disoccupati, alla gente di San Vito/Lama delle sue responsabilità,si rifiutava anche di fare incontri con lo Slai cobas, provocando una situazione di profonda rabbia tra chi stava lottando solo per il lavoro.
Ma ad un certo punto il Sindaco "assente" scatenò i suoi sceriffi, che non aspettavano altro contro lavoratori e compagni dello Slai cobas che chiedevano di incontrarlo.
Tra i lavoratori che ora vengono processati ci sono alcuni, in particolare una donna, che sono stati trascinati per terra dai vigili, per cacciarli dal "loro Palazzo".

C'è da dire che grazie a quella lotta, che andò avanti per tutta l'estate, ora quei lavoratori licenziati lavorano, assunti presso la Pasquinelli.

LA REPRESSIONE NON CI FA FARE PASSI INDIETRO, ANZI!
TRASFORMEREMO IL PROCESSO IN UN'ATTO DI ACCUSA NEI CONFRONTI DEI VIGILI/SCERIFFO E DEL SINDACO.



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