domenica 6 ottobre 2013

Il dramma all'Isola verde viene da lontano, oggi è emergenza ma non si può accettare che qualsiasi soluzione è buona.

Lo Slai cobas per il sindacato di classe esprime la sua totale solidarietà agli operai dell'Isola verde che rischiano in queste ore lavoro e salario.
La gestione politico-affaristico e clientelare di Isola verde se da un lato ha permesso alcune attività socialmente utili e ha garantito in questo anni un lavoro e un salario ai lavoratori, ha però rappresentato un buco nero in cui prima o poi la situazione andava a precipitare.
E' inutile rifare nomi e cognomi di quelli già sotto inchiesta della Magistratura e di altri che dovrebbero seguirli.
Un aspetto importante in questa vicenda è il ruolo dei sindacati che hanno cogestito questa situazione, dividendosi e unendosi di volta in volta, non sugli interessi collettivi dei lavoratori ma su poteri personali e gestione di alcune frange dei lavoratori. Non si è fatta la lotta per trasformare Isola verde in un'effettiva società produttrice di lavoro vero e di lavoro realmente socialmente utile, non a politicanti e affaristi, ma alla città e alla provincia.
Oggi la sfida si può vincere solo su questo terreno e non sulla gestione dei numeri, sulla guerra tra poveri, sui contrasti tra sigle sindacali, con il risultato o di metà licenziati e metà al lavoro, o tutti al lavoro con un salario quasi inferiore ad un sussidio.
Lo sciagurato referendum su queste due alternative è stato rifiutato dalla maggioranza dei lavoratori, ma il ricatto "o ti mangi questa minestra..." è sempre lì come unica soluzione, sia se è gestito dal commissario prefettizio sia se è gestito dalla Regione.
Lo Slai cobas chiama i lavoratori a organizzarsi collettivamente per rivendicare lavoro vero, per domandare che soldi pubblici che esistono a livello regionale e provinciale, che in certe fasi sono sembrati "rubinetti aperti" e ora sarebbero tutti "rubinetti chiusi", vengano utilizzati. La lotta non deve finire per forza subito con una soluzione qualsiasi, se facciamo rinascere autorganizzazione e spirito collettivo questa lotta può essere prolungata per il lavoro vero.
Lo stato dei lavori pubblici in provincia e di competenza della Provincia è assolutamente inadeguato in tutti i campi. Inutile dire che anche per i lavoratori dell'Isola verde esiste il polmone possibile delle bonifiche ambientali, del risanamento dei quartieri, della formazione finalizzata a questi lavori.
Ma per ottenere questi risultati ci vuole autorganizzazione, lotta collettiva prolungata.
Su questa strada lo Slai cobas è pronto ad essere lo strumento dei lavoratori, in quanto esso non è in nessuna maniera compromesso con la gestione dell'Isola verde come avvenuta finora, anche da parte di altri tipi di sindacati di base.
Questa battaglia è necessaria perchè non possiano permetterci in città che continui a prevalere la logica della disoccupazione, della precarietà, del lavoro quasi a giornate e assistito che lungi dal diventare una risorsa diventa un incancrenimento dei problemi, le cui vittime designate sono sempre e comunque i lavoratori.

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