domenica 10 novembre 2013

clamorosi aumenti delle tasse a Taranto - Stefano scarica selvaggiamente tutto su tutti - diciamo NO


Case, negozi, uffici
l’aumento della tassa
sui rifiuti a Taranto

di Fabio Venere

TARANTO - «Non avevamo alternative. Quella di aumentare la tassa
sui rifiuti del 18 per cento era, davvero, l’unica strada possibile». Ezio
Stefàno, sindaco di Taranto ed assessore al Bilancio, giustifica così la
decisione varata l’altroieri sera dalla giunta comunale ed anticipata
nell’edizione di ieri della Gazzetta.

Sindaco, davvero, non aveva alternative?

«Purtroppo no. Ho cercato, in tutti i modi, di evitare gli aumenti seppur contenuti rispetto a molte altre città.
Non sappiamo dove prendere i soldi. E comunque, siamo riusciti a salvaguardare le fasce deboli».

A cosa si riferisce?
«Non abbiamo aumentato l’addizionale comunale Irpef, ad esempio, che già dallo scorso anno prevede
l’esenzione per i redditi bassi, ovvero per quelli sino a 15mila euro annui».

Il Comune deve coprire con le tasse pagate dai cittadini il 100 per cento dei costi del servizio. 
Ricordato questo, però, non ritiene che l’Amiu costi troppo al Comune di Taranto e renda un 
servizio non proprio ottimale?
«No, non penso che costi molto. L’azienda è, in parte, condizionata dallo stop dell’inceneritore che si
protrae dallo scorso maggio. Si tratta di un impianto che noi abbiamo fatto ripartire dopo cinque anni ma
che ora, per non inquinare, ha assolutamente bisogno di alcuni interventi da eseguire nonostante sia
comunque in possesso dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia)».

Le tasse aumentano nonostante il Comune abbia un cospicuo avanzo di amministrazione. Quei soldi 
vanno destinati all’Osl, vero?
«Sì, costituiscono un “tesoretto” da girare ai liquidatori a cui possiamo attingere solo in minima parte e per
spese riguardanti gli investimenti».

Il bilancio di previsione 2013 che vi apprestate a varare è caratterizzato da un gran numero di tagli. 
Quali?
«Ridimensioneremo alcuni servizi, taglieremo alcune voci senza soppressioni totali. Per il welfare, per i servizi
sociali, ad esempio, abbiamo ridotto perché speriamo con gli interventi per le bonifiche di far lavorare le
persone sperando di ridurre i contributi che, solitamente, eroghiamo. Il taglio complessivamente oscillerà
intorno al 20 per cento. Ma se con le bonifiche non ce la faremo ad aiutare queste persone, potremo
comunque rimodulare le somme ed intervenire nuovamente».
La notizia completa sull'edizione della Gazzetta in edicola o scaricabile qui

tabella rifiuti








Nessun commento:

Posta un commento