martedì 17 dicembre 2013

TELEPERFORMANCE, LAVORATORI A RISCHIO TECNOSTRESS

 

"Il rumore, l’igiene delle postazioni, ma anche lo stress di chi è sottoposto costantemente ad ansia da prestazione. chi pensava che il lavoro in un call center mettesse al riparo dai danni alla salute rimarrebbe deluso dalle informazioni raccolte dalla slc cgil di taranto che proprio nei giorni scorsi ha organizzato una indagine sulla salute e sicurezza sul lavoro invitando a confronto i lavoratori del call center tarantino di teleperformance. L’istantanea che ne viene fuori ritrae uno scenario non proprio idilliaco. Persone relativamente giovani con problemi di postura, udito, vista, fino al più classico tunnel carpale... 
Crediamo che il sindacato debba formare su questi temi con puntualità – affermano gli organizzatori – se è vero che nella nuova frontiera delle malattie professionali, oltre alle patologie fisiche, si fa sempre più strada il fenomeno del “tecnostress”, un rischio professionale che coinvolge tutti i lavoratori costretti ad operare attraverso i nuovi media e in condizioni di tempo sempre più ravvicinati. Così mal di testa, ipertensione, disturbi agli occhi, ansia e persino alterazione della memoria e insonnia potrebbero trovare giustificazione se si lavora in un call center e a ritmi serrati. 
Dopo le prime segnalazioni e i primi riscontri, a seguito di una semplice locandina che affissa all’interno del call center tarantino avvertiva della possibilità di un controllo sulle proprie condizioni di salute, i lavoratori hanno cominciato a porre attenzione e a riscontrare qualche nesso tra quei mal di testa improvvisi e le loro condizioni di lavoro. Stiamo raccogliendo dati e informazioni – affermano dalla slc – ma non è escluso che insieme alle questioni contrattuali tutta questa mole di notizie non diventi una base di confronto e di vertenzialità nei confronti dell’azienda. A tal proposito nei prossimi mesi saranno avviati corsi di formazione per rsu, rls, delegati e attivisti su malattie professionali e stress correlato nei call center".
 
Bene. Anzi male! "meglio tardi che mai" si potrebbe dire, visto che questo problema di danni alla salute sono sempre esistiti a Teleperformance. A questo proposito riportiamo un comunicato del 16 GIUGNO 2009 - quindi di 4 ANNI E MEZZO FA! dello slai cobas per il sindacato di classe, in cui insieme ai danni fisici agli occhi, udito, alla colonna vertebrale, denunciava non solo per le condizioni materiali di lavoro ma anche per la politica di "ipercontrollo" da parte della direzione, i controlli improvvisi in "cuffia", la costante pressione a fare contratti con relative "tabelle" di buoni e cattivi, un clima che portava e porta danni anche psichici da stress. 
Ora la Slc/Cgil si accorge del tecnostress. Ma è ben strano che invece di avviare subito denunce e lotta/vertenza contro la direzione di Teleperformance che su queste condizioni di lavoro fa utili, pensa a corsi di formazione e a un ("non escluso") "confronto con l'azienda".
Ben poco, tenuto conto che nel 2009 il giud. Guariniello di Torino avviò un processo penale su questo attacco alla salute dei lavoratori e lavoratrici. 

IL COMUNICATO DEL 2009: 
"Lo slai cobas per il sindacato di classe di Taranto solidarizza con le lavoratrici e i lavoratori di Teleperformance che ieri hanno scioperato nonostante le pesanti pressioni aziendali, per lottare contro l'odiosa e illegale politica aziendale dei "controlli", i turni massacranti, le condizioni di lavoro e ambientali a rischio salute, ferie forzate e varie altre irregolarità.
Denunciamo che i metodi aziendali sono un danno anche alla salute psicofisica dei lavoratori, provocando quel "tecnostress" già riconosciuto come patologia specifica da un giudice, come Guariniello, di Torino. Noi tempo fa denunciammo anche all'Ispettorato del lavoro la pratica dei controlli in cuffia che viola lo stesso Statuto dei lavoratori e le condizioni di insicurezza in cui sono costretti a lavorare migliaia di lavoratori e che tempo fa portò addirittura ad un intossicamento e ricoveri in ospedale di lavoratori, tra cui donne incinta.
Ma evidentemente non è bastato e anche l'intervento dell'Ispettorato risulta allo stato dei fatti troppo morbido e inadeguato. 
Siamo disponibili a portare avanti insieme ai lavoratori e ai sindacati che li sostengono questa battaglia sia sul piano della lotta, dando tutto il nostro appaoggio per dare visibilità e farla conoscere anche a livello nazionale, sia sul piano di una iniziativa legale che vada più in alto. RICORDIAMO CHE UNA DELEGAZIONE DEI LAVORATORI DI TELEPERFORMANCE HA PARTECIPATO IL 18 APRILE ALLA MANIFESTAZIONE A TARANTO PER LA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO.Slai cobas per il sindacato di classe - TA. 16.6.09".

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