giovedì 27 febbraio 2014

Lavoratori pulizie scuole ancora in attesa di risposte

Una convocazione inutile quella che l'assessore Caroli ha fatto ieri 26 febbraio a Bari, naturalmente i soliti tavoli separati pretesi dai confederali che hanno solo ottenuto di prolungare l'attesa dei lavoratori presenti alla regione già dalle nove e rimasti fino alle 16 fino al termine del tavolo con i sindacati di base.
Un attesa snervante, solo per rendersi conto che il governo non sta facendo nulla, che il disinteresse per la sorte dei 3.400 lavoratori delle pulizie scuole statali che il 28 di febbraio con lo scadere della proroga avranno il taglio delle ore lavorative del 60% come previsto dai tagli e che  la situazione di immiserimento ulteriore dei lavoratori non è una priorità di questo governo.
A Taranto la riduzione della cigs del 40% che la Dussmann si è affrettata a tagliare non è problema della regione, ma del governo, che le casse sono vuote come lo saranno a breve quelle dei lavoratori e che la loro disperazione non è prioritaria.

L'assessore Caroli si è limitato solo a belle parole di solidarietà per i lavoratori e ha proposto la stesura di un'ennesima lettera da mandare a Roma in cui si chiede la stabilizzazione dei lavoratori e la convocazione del tavolo interministeriale esteso alla partecipazione delle parti social e delle istituzioni coinvolte, richieste  già fatte mesi fa con conseguenti promesse di tavoli interministeriali mai convocati .
Nonostante le evidenti illegalità delle gare Consip vinte da ditte uniche partecipanti alle gare, con osceni ribassi e con altrettanti osceni subappalti si vuole affossare evidenti prove di corruzioni tra Consip e ditte, denunce ampiamente documentate dalla Gabanelli a report.
Da nord a sud i 24.000 lavoratori rispondono con la lotta quotidiana, con le occupazioni delle scuole dei provveditorati, delle manifestazioni con blocchi, e nonostante le manganellate della polizia continuano con determinazione la loro sacrosanta battaglia per il diritto al lavoro e a un giusto salario.

Fiorella Masci Rsa slai cobas.

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