mercoledì 19 febbraio 2014

Teleperformance incassa gli incentivi. Ma ora delocalizza in Albania

L'azienda francese, leader nei call center dal 2008 a oggi ha 

goduto dei benefici previsti dalla legge per la stabilizzazione dei

lavoratori. Ora però, annuncia di voler trasferire in Albania una commessa ricevuta da Eni. Sindacati sul piede di guerra


Stabilizzare i lavoratori per incassare gli incentivi e poi delocalizzare. Magari in Albania. È quanto sta avvenendo negli stabilimenti italiani di Teleperformance, uno dei colossi del call center in Italia. La multinazionale francese, nel 2008, ha infatti stabilizzato migliaia di giovani in Italia ricevendo in cambio sostanziosi stanziamenti di denaro dal Governo. L’ultimo “beneficio”, in ordine di tempo, è stato concesso dal Governo con la legge di stabilità approvata lo scorso mese di dicembre. Nel testo si legge che “l’incentivo ha un importo massimo di 200 euro per lavoratore. Il valore annuale dell’incentivo non può superare 3 milioni di euro per ciascuna azienda e non può comunque superare il 33 per cento dei contributi previdenziali pagati da ciascuna azienda. L’incentivo è riconosciuto nel limite massimo di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016”. Insomma diversi milioni di euro per i prossimi tre anni per premiare un’azienda che "ha permesso ai propri dipendenti di guardare con certezza a futuro". Peccato che, qualche settimana dopo questo provvedimento, Teleperformance abbia annunciato di voler trasferire in Albania la commessa vinta con Eni per la gestione telefonica del back office.

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