lunedì 10 febbraio 2014

USB ipocrisia a piene mani, finchè non erano RSU si sono fatti 'scioperi ad oltranza', senza tener alcun conto di raccogliere di volta in volta l'unità dei lavoratori, compreso alle elezioni rsu, dove l'unità con slai cobas, Liberi e pensanti e dissidenti confederali avrebbe trasformato la vittoria usb in vittoria maggioritaria dei lavoratori contro il sindacalismo complice dei confederali. Ora invece si opera culo e camicia con i sindacati confederali, vedi nelle ultime vicende contratti di solidarietà, sicurezza dicendo che ci vuole l'unità dei lavoratori. 100 giorni saranno sufficienti a chiarire questi equivoci e speriamo che i lavoratori riflettano e ne prendano atto, cambiando realmente strada

L'USB sui drammi dell'Ilva di Taranto: serve unità dei lavoratori

 “Definire preoccupante la situazione dell’Ilva di Taranto è ottimistico. In questi mesi tra sequestri , decreti, commissari, piano industriale che non arriva, impianti fatiscenti e in stato di abbandono, manutenzioni ordinarie impiantistiche ridotte al minimo, l’AIA che non decolla; in mezzo a ciò, il dramma degli infortuni mortali, dei colleghi ammalati e altri gravissimi incidenti come quello che ha visto coinvolto il giovanissimo Andrea Incalza della ditta Castiglia, a cui nelle scorse ore è stata amputata una gamba, la situazione è oramai precipitata. Siamo “quasi” al collasso. Avevamo più volte detto che se non si mette mani al portafoglio, qualche anno di lavoro e poi avremmo chiuso. Ci sbagliavamo, se si continua così qualche altro mese ed è finita, in un senso e nell’altro (salute-lavoro). Il paradosso è che i vari governi, ogni qual volta hanno emesso i decreti, ci hanno sempre spiegato che servivano per tenere insieme il diritto alla salute e al lavoro, il risultato finora è esattamente l’opposto.
Senza soldi e investimenti, non c’e’ salute, non c’e’ sicurezza, non c’e’ futuro. Nelle prossime ore vi comunicheremo i giorni e gli orari delle assemblee, stiamo lavorando da mesi per farle unitarie, qualcuno fa finta di non sentire, i lavoratori sono stanchi di aspettare e noi pure”.

Ultimi comunicati e volantini slai cobas per il sindacato di classe ilva taranto


COMUNICATO STAMPA
Forza Andrea! La lotta all'ilva-appalto deve essere vera se vogliamo fermare questa continua minaccia alla vita e alla sicurezza dei lavoratori.
Il protocollo sicurezza azienda-sindacati-istituzioni firmato in prefettura non serve a nulla!
Noi vogliamo un altro tipo di RLS e vogliamo la postazione ispettiva permanente in ILVA ora più che mai necessaria, con ispettori del lavoro e asl che devono rendere conto ai lavoratori.

Campagna in fabbrica nelle prossime 2 - 3 settimane con una nuova iniziativa di fabbrica e cittadina per il 28 febbraio

slai cobas per il sindacato di classe taranto ilva
slaicobasta@gmail.com
347-5301704

Lo slai cobas per il sindacato di classe spera che Andrea se la cavi e salvi il salvabile e aderisce allo sciopero di 4 ore .. ma esso è nettamente insufficiente e dobbiamo dire che non ci piace questa situazione dove prima c'erano 3 sindacati tutti allineati, ora ce ne sono quattro lo stesso tutti allineati e che dicono e fanno le stesse cose.

Oggi all'Ilva il rischio salute e vita è maggiore di prima, frutto anche di una situazione interna all'insegna della provvisorietà, e all'ombra degli "lavori per l'Aia" che giustificherebbero un clima di interventi fatti senza andare troppo per il sottile sul fronte pianificazione/controlli sicurezza.
A questo si unisce, sulla base di un accordo Bondi-OO.SS del 14 gennaio scorso, una procedura da seguire per Rls e interventi a fronte di pericoli, che diventa in realtà un "catenaccio" per gli operai e per gli stessi Rls;
A questo si aggiunge l'atteggiamento degli organi ispettivi che mettono davanti la burocrazia legislativa e procedurale invece di essere immediatamente presenti in una situazione all'Ilva di costante emergenza pericolo.

SLAI COBAS per il sindacato di classe Ilva
slaicobasta@gmail.com - 3475301704


OPERAI,
Lo Slai cobas per il sindacato di classe ILVA esprime il suo giudizio negativo sugli accordi in corso sui contratti di solidarietà per 3579 operai. Non possiamo tacere che ancora una volta Ilva-Riva-Bondi non pagano nulla e continuano a pagare invece i lavoratori in termini di lavoro e salario, e che i contratti di solidarietà - che con la nuova normativa porteranno ad un salario ancora più basso - sono sempre dentro una politica di tagli, esuberi, previsti dalla ristrutturazione e dai lavori Aia.
Siamo a febbraio, nessun piano industriale è stato presentato, ma perchè il piano  industriale effettivo è quello in corso (mentre si fanno incontri, Bondi ferma i tubifici) che passa con il silenzio-consenso delle organizzazioni confederali tutte e con le nuove RSU; in queste ora c'è dentro l'USB che o porta un'azione visibile di novità/controcorrente o non cambia nulla.
Nelle imprese dell'appalto siamo invece a puri e semplici licenziamenti, cassa integrazione, fine lavori che passano con il silenzio-assenso assordante dei sindacati confederali.
Noi pensiamo che in questa fabbrica e nell'appalto il sindacato di classe quello vero non c'è e che bisogna riorganizzarlo facendo partire e sviluppando la lotta autonoma degli operai.
Noi pensiamo inoltre che non si possa sospendere di fatto l'attività sindacale in fabbrica perchè c'è l'Aia da applicare. C'è un accordo cambio tuta da rivedere secondo la sentenza della Cassazione e per fronteggiare la pioggia di ricorsi attivati da noi e da altri in tribunale.
Ci sono i livelli di inquadramento che restano fermi e lasciano tanti operai più giovani in condizione da ultima ruota del carro. C'è la rivisitazione del contratto nazionale e dei contratti integrativi aziendali da fare alla luce della situazione siderurgica, e dell'Ilva in particolare, in materia di salari, turnazione, orari, carico di lavoro - per realizzare nei fatti quello che chiamiamo contratto siderurgico.
C'è il grave problema della sicurezza in fabbrica, con la "mano libera" data da tutti: governo e OO.SS a Bondi e ai capi Ilva per bypassare le norme di sicurezza, per introdurre un recente accordo-catenaccio sugli Rls e le procedure di intervento, che porterà ad ancora più problemi di rischio infortuni e salute, che vengono denunciati praticamente solo da noi e pochi altri, sotto minacce e pressioni inaccettabili e in assenza di controlli adeguati.
Cè infine - problema dei problemi all'Ilva in regime di AIA e di esuberi - il bisogno di un decreto operaio di tutela e di prepensionamento-risarcimento dei lavoratori, quello che noi chiamiamo "20 anni bastano", da imporre al governo con una lotta vera e generale.
Su tutto questo i 100 giorni in corso sono decisivi e si vedrà sul campo che non sono questi sindacati confederali, nè le nuove RSU che possono incidere su queste cose e che altra è la strada in termini di lotta e organizzazione da percorrere

Slai cobas per il sindacato di classe Ilva - Appalto Ilva Taranto slaicobasta@gmail.com - 3475301704

info per i ricorsi cambio tuta - via rintone 22 -  slaicobasta@gmail.com - tel. 3475301704
info per  costituzione parte civile degli operai associati nel processo Riva che si prepara
        bastamortesullavoro@gmail.com - tel. 3471102638
info per denunciare problemi di rischio, sicurezza e salute e richiedere intervento immediato
       tel. 3475301704

La sede provinciale, Taranto via rintone 22 è aperta ogni martedi e giovedi ore 17,30-19,30 - in altri giorni telefonare  al 3475301704 per organizzare incontri, riunioni, assemblee, interventi. - 5.2.14

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