mercoledì 12 marzo 2014

Tentato femminicidio a Statte da parte di un padroncino, ma questa volta la gente interviene. Questo è importante.

Lei continuava a rifiutarlo, e lui l’ha investita con la sua auto. E’ finito in manette un giovane a Statte, per atti di stalking e tentato omicidio. Il giovane non aveva mai voluto accettare che quella donna rifiutasse il suo corteggiamento, ed ha cominciato a perseguitarla, senza risparmiarle minacce di morte e molestie di ogni genere.
La vittima aveva anche lavorato con l’aguzzino – di Taranto -, e forse quella era stata per il giovane l’occasione di invaghirsi di lei. Ed è così che sono iniziate le vessazioni fisiche e psicologiche, che il prevenuto attuava mediante appostamenti sotto casa, pedinamenti, telefonate anonime ad ogni ora del giorno e della notte, minacce gravi a lei e alla sua famiglia, addirittura con molestie sessuali e percosse.
Il calvario della donna è iniziato a gennaio, e ha trovato il suo epilogo nella tarda serata di ieri, quando il giovane si è presentato sotto casa della donna e ha preteso da suo figlio di conversare con lei, che in quel momento era assente.
Ha poi atteso che ritornasse e non appena l’ha vista sopraggiungere con alcuni suoi amici, ha cominciato ad inveire nei suoi confronti. A quel punto è risalito nella sua auto e, con una manovra repentina, ha travolto la donna, facendola cadere a terra, priva di sensi. Molte delle persone presenti in strada sono intervenute, consegnandolo ai Carabinieri della Stazione di Statte, tempestivamente giunti sul luogo dei fatti.
La malcapitata è stata trasportata in ospedale. Per lei un trauma cranico e varie contusioni sul corpo, guaribili in 20 giorni. Il giovane “stalker” è stato arrestato in flagranza di reato.

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