venerdì 16 maggio 2014

Quale ruolo i compagni di proletari comunisti devono avere nella lotta dei Disoccupati Organizzati?

IL RUOLO DEI COMPAGNI DI PROLETARI COMUNISTI NELLA LOTTA DEI DISOCCUPATI ORGANIZZATI – occorre decisamente e subito avanzare – con la critica e l'autocritica.

Nell'ultima riunione del circolo di proletari comunisti, avvenuta in una fase in cui vi è stato un grande impegno del circolo a livello locale in particolare per le campagne 25 aprile, 1° Maggio, e vi è tuttora a livello di lotte nella mobilitazione dei Disoccupati Organizzati, il dibattito, con un primo bilancio e valutazioni critico-autocritici si è in particolare concentrato sul ruolo d'avanguardia che devono avere i compagni di proletari comunisti nelle lotte, tra le masse.
In questo, la lotta dei Disoccupati Organizzati, per la sua normale lunghezza e continuità, per la varietà di iniziative che porta avanti (dai momenti duri di blocco, agli incontri, alla tenda per il lavoro...) e di contraddizioni inevitabili, è stato ed è un buon banco di verifica del ruolo del circolo nel suo insieme e di ogni compagna e compagno.
Rispetto a questo nella riunione è stato posto che ancora i compagni non sono tutti all'altezza di ciò che serve, anzi a volte si rivelano più arretrati di alcune avanguardie dei disoccupati che la lotta, e l'azione di direzione dei compagni dirigenti, produce.
I compagni di pc devono essere quelli che danno l'esempio, che diventano un punto di riferimento, rispetto ai compiti di direzione delle masse, nell'orientamento della lotta, nel trattare le contraddizioni sul campo, così come nella disciplina pratica, nello spirito d'avanguardia.
Se si è questo, i compagni e le compagne vengono riconosciuti dalle masse in lotta; essere di proletari comunisti non è un'etichetta da dichiarare, ma una pratica, una concezione, una linea che agisce e che viene riconosciuta, dai disoccupati nel caso concreto, come diversa, per la coscienza più alta che esprime a parole e nella pratica.
In questa fase in cui la lotta dei disoccupati sta producendo delle avanguardie interne, alcune delle
quali stanno entrando nel circolo di proletari comunisti, il ruolo da comunista di ogni compagna e compagno di pc è decisivo perchè è possibile che altre avanguardie della lotta entrino nel circolo.

Di fatto, invece, sono molte di più le ombre che le luci. E' che questo sia una cosa visibile, e che questa battaglia critico-autocritica per avanzare non interessi tanto l'”interno” ma deve essere verificabile all'esterno, è dimostrato dal fatto che sono anche le stesse avanguardie di lotta che esprimono apertamente delle critiche ai compagni di pc, mentre altri disoccupati le esprimono non riconoscendo ai compagni il ruolo di riferimento che dovrebbero avere.

Vi sono compagne e compagni che non garantiscono in maniera organizzata, pianificata la loro presenza nella lotta in corso, ma quando possono, quando ne hanno voglia.
Alcuni compagni sono mancati proprio in momenti decisivi, senza giustificazione e senza preoccuparsi neanche di informare né prima né dopo, esprimendo un disinteresse, un menefreghismo, una indisciplina che è tutto il contrario dell'atteggiamento di un comunista.
Questi compagni anche quando sono presenti non si assumono un ruolo di direzione (dalle questioni più importanti che riguardano la linea, le iniziative da fare, alle cose piccole, pratiche-organizzative); ma seguono la scia...
Non trattano con amore, visione alta, scienza mlm, le contraddizioni che si sviluppano tra i disoccupati in lotta, per farne avanzare la coscienza di classe.
Alcuni compagne e compagni di pc hanno a volte un ruolo di stimolo per la crescita di coscienza, di orientamento verso alcune avanguardie dei disoccupati, ma al massimo lo fanno a titolo individuale, quasi amicale verso coloro che frequentano normalmente; mentre non lo fanno a livello di massa.
Altre compagne pur presenti costantemente nella lotta, si mostrano arretrate (e questo viene notato e criticato dai disoccupati), non parlano, non intervengono nelle assemblee, al massimo appoggiano tacitamente la posizione e l'azione dei compagni dirigenti di pc, non fanno critiche aperte ma le riferiscono in separata sede ai dirigenti di pc; non sono un punto di riferimento d'avanguardia soprattutto verso le donne disoccupate nel trattare le contraddizioni familiari, femminili che questo società ci impone e con cui schiaccia soprattutto le donne; anzi al di là del loro impegno, dei loro sforzi ideologico e pratico, esprimono nella pratica di fatto una sorta di permanenza di concezioni patriarcali nel trattare e risolvere queste contraddizioni, restandone schiacciate prima di tutto loro stesse.
Altre compagne sono e vengono riconosciute d'avanguardia dalle masse per il loro spirito al “servizio verso le masse” che esprimono sempre e comunque, per il fatto che sono sempre disponibili e senza alcun personalismo, per il loro spirito e pratica combattiva, soprattutto di fronte al nemico; ma queste compagne devono essere riconosciute anche per essere avanguardia nel trasmettere la linea, nella propaganda politica, nello spiegare alle masse la realtà, il perchè delle cose, nella prospettiva generale rivoluzionaria rispetto alla singola lotta.

Nella riunione del circolo di pc questo bilancio/riflessione è cominciato e deve andare avanti, perchè questo è il modo giusto per crescere tutti e individualmente.

Verso i Disoccupati Organizzati deve essere visibile un cambiamento, a partire da alcune cose:
pianificazione della presenza dei compagni di pc, dandosi anche compiti rispetto alla situazione concreta;
fare una campagna come proletari comunisti sulla questione del lavoro, della lotta dei disoccupati, intrecciata ma indipendente da quella dei Disoccupati Organizzati, che guardi alla costruzione di un fronte di lotta, sociale e di classe, sia a Taranto che a livello nazionale, che pone la lotta di Taranto nel quadro della mobilitazione nazionale, e dell'attacco delle politiche nazionali e internazionali contro il lavoro, il salario, i diritti – avendo come riferimento l'11 luglio.
Questa campagna si deve fare a “voce”, in assemblee, con volantini/locandine, con il blog.
Sul blog, occorre dare una svolta decisa. Per cui ogni compagno, ogni settimana deve postare almeno un articolo (alla terza settimana senza articoli è fuori dal circolo di proletari comunisti).

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