martedì 27 maggio 2014

Taranto - capitale del non voto - circa il 60% non ha votato - un trend nazionale ma anche il frutto di una intensa campagna di boicottaggio del voto che ha visto precari e disoccupati organizzati attivi ovunque

(Scrive la Gazzetta del Mezzogiorno):
"...il vero dato, fortemente negativo (è perchè caro FABIO VENERE?) - è quello dell'affluenza alle urne: anzi dell'astensione. Il dato provinciale dei votanti è del 46,6% (-19% rispetto alle politiche 2013). Ancora più drammatico il risultato del capoluogo.
A TARANTO ha votato solo il 42,2% ( in calo di 15 punti rispetto alle politiche 2013. NON HA VOTATO il 58% dei cittadini, a cui vanno aggiunti le tante schede bianche e nulle. In termini assoluti oltre 100.000 persone non ha votato!"

Ma allora perchè non riempite le pagine signori della stampa delle interviste ai tanti operai, disoccupati, precari, donne, giovani che non hanno votato invece che riempire pagine e pagine di signori nessuno, che nulla hanno fatto per il popolo e continueranno a non fare nulla?
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Riportiamo materiali e iniziative fatte per il boicottaggio elettorale

Perchè mai gli operai dovrebbero votare?

Non c'è nessun partito che rappresenti gli operai.
Per l'Ilva nessun partito chiede che, invece che l'ennesimo decreto pro Ilva, si faccia un decreto per gli operai
La protesta non è mandare qualcuno in un parlamento europeo inutile, al servizio dei padroni europei, in cui ogni parlamentare guadagna in un mese 4 volte un lavoratore.
La protesta non è senza classi e senza colore, ma è rossa e proletaria.

Protestiamo con il “boicottaggio elettorale”!
Costruiamo il partito degli operai, comunista rivoluzionario, per lottare realmente contro gli Stati e i governi del capitale.

Le elezioni europee giungono in una fase in cui i governi e gli Stati imperialisti europei – tutti - scaricano la crisi sugli operai e le masse popolari.
Per farlo sempre di più costruiscono dei veri e propri regimi con Stati di polizia per imporre con la forza piani e decisioni e attaccare e impedire lotte, proteste, rivolte proletarie, giovanili e popolari.
Non centra che il governo sia di centrodestra o di centrosinistra, la forma Stato che realizzano assume sempre più i caratteri di una moderna dittatura.
In questa tendenza generale si rafforzano le tendenze apertamente neofasciste e naziste che cavalcano i sentimenti e il disagio popolare antieuropeo e antieuro, per costruire una propria forza elettorale, politico e “militare”. A questo va aggiunto che la politica imperialista europea dentro l'azione globale dell'imperialismo produce miseria, sfruttamento, fame e guerre nelle masse dei paesi oppressi, che alimentano le ondate di immigrati che arrivano in Europa. I governi e gli Stati imperialisti da un lato accolgono ampi settori di queste masse per trasformarle in moderni schiavi, dall'altro approvano leggi razziste e antimmigrati che ne provocano miseria e morte nei mari.
Le forze apertamente fasciste e naziste scatenano razzismo e violenza che intercettano gli umori più beceri anche in settori popolari.
Le elezioni europee in questo contesto sono la pura esplosione del peggio di Stati, governi e forze parlamentari e forze apertamente reazionarie. Il parlamento europeo non conta nulla, è un covo di politicanti corrotti e arricchiti, per dare un simulacro di democrazia alla dittatura delle borghesie.

Alcuni operai pensano di esprimere la loro protesta votando Grillo o la lista Tsipras - ma perchè è sbagliato e inutile

Grillo e il M5S - usano lo scontento e la rabbia delle masse ma per una politica pupulista fascista. Grillo dice che lui è "oltre Hitler" e unisce in un calderone destra e sinistra; Grillo fa appello alla polizia, ai carabinieri, quegli stessi i vigliacchi in divisa che manganellano e caricano chi lotta per il lavoro, la casa e il reddito, i diritti. Usa una propaganda qualunquista contro l'euro, nascondendo che non è l'euro ma il capitalismo che utilizza gli strumenti monetari necessari ai suoi profitti. Grillo viene accolto a braccia aperte dai fascisti forconi, perchè gli interessi che rappresenta realmente sono quelli della piccola e media impresa, dei “trombati” dalla crisi... ma viene giustamente cacciato dagli operai se si presenta alle fabbriche.

La lista Tsipras - non va dentro il parlamento per attaccarlo e contribuire alla lotta per rovesciare queste Istituzioni, ma lo fa per entrare anch'essa nel Tavolo truccato di una democrazia che traveste la dittatura, e, nonostante quello che afferma, contribuisce ad ingannare i lavoratori e le masse. Inoltre afferma che “su molti temi sono d'accordo con Grillo”, e allora, perchè votarla?


LA LOTTA E NON IL VOTO!




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