domenica 18 maggio 2014

TCT ora la "vittoria" del sindacalismo confederale mafioso e clientelare al Porto è la nuova cassa integrazione! E poi che ne verrà? Ah, se i lavoratori cassintegrati della TCT avessero avuto il coraggio di ribellarsi con lo slai cobas non saremmo certo a questo punto!

I lavori di ristrutturazione dell’azienda proseguono. La cassa integrazione durerà 12 mesi a partire dal 28 maggio 2014.

La richiesta per la proroga della Cigs ‒ Cassa integrazione guadagni straordinaria ‒ per 530 lavoratori della Tct ‒ Taranto Container Terminal Spa ‒ è stata avanzata. Avrà la durata di 12 mesi a partire dal 28 maggio 2014.

Infatti, i lavori di ristrutturazione dell’azienda continuano: «Confermiamo gli investimenti. Vogliamo rendere il terminal portuale all’altezza delle esigenze e del mercato, ma gli interventi richiedono più tempo per via dei ritardi nelle realizzazioni strutturali da parte della pubblica amministrazione», hanno affermato Francesco Velluto, direttore generale Tct, e Gianfranco Russo, vicedirettore generale Tct, nel corso di una consultazione avvenuta ieri, giovedì, presso gli uffici della Provincia di Taranto. Alla presenza di Michele Coviello, responsabile del Servizio “Controversie Collettive” del settore “Agenzia del Lavoro e F.P.” della Provincia, i rappresentanti dell’azienda hanno incontrato Oronzo Fiorino, Francesco Tursi e Carmelo Sasso, rispettivamente segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti. Le organizzazioni sindacali, la Tct e l’Autorità Portuale di Taranto fanno sapere di essersi già rivolte al Ministero del Lavoro, al Diset e all’Inps per garantire che le indennità dei cassintegrati continuino ad essere loro erogate. Le parti coinvolte hanno inoltre stabilito di incontrarsi ogni tre mesi per verificare l’attuazione del piano di ristrutturazione e la gestione della Cigs.

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