giovedì 26 giugno 2014

Anche da Taranto firmate e fate firmare l'appello per il rientro del licenziamento di Luigia, lavoratrice de L'Aquila dello slai cobas sc e del MFPR. Luigia è venuta alcune volte a Taranto per assemblee con lavoratrici e disoccupate, per le manifestazioni della Rete nazionale per la sicurezza, ed è da tante conosciuta e stimata per la sua combattività e generosità nella battaglia contro questo marcio sistema dei padroni

CONTINUA LA SOLIDARIETA' PER LUIGIA LICENZIATA DE L'AQUILA - IN VARIE CITTA' E POSTI DI LAVORO LA RACCOLTA DI FIRME (ripubblichiamo sotto l'appello).


DALL'ILVA DI TARANTO

Solidarietà per la compagna licenziata, in questo clima post-fascista siamo tutti nelle stesse condizioni precarie, proprio come promise l'allora ministro Fornero: "Dimenticate il posto fisso".
Solo uniti si ottengono risultati tangibili, e la Storia è qui a dimostrarlo. Renzi è solo l'ultimo di una interminabile serie di massoni che hanno governato questo stupendo ed immenso Paese pieno di meraviglia, non possiamo più permettere questo sfruttamento delle masse popolari da parte di illegittimati.
Lorenzo Semeraro operaio dell'Ilva di Taranto

ALCUNE FIRME:

Fiorella Onofri, insegnante (AQ)
Lavoratrici e disoccupate dello Slai Cobas per il sindacato di classe (Taranto)
Maria Grazia Campari, avvocata del lavoro (Firenze)
Lavoratrici SLAI Cobas per il sindacato di classe-Policlinico (PA)
movimento femminista proletario rivoluzionario
COLLETTIVO STELLA LA ROSSA di Bologna
Catia Tebaldi, pensionata (Bologna)
Daria, impiegata (Roma) del MFLA di Radio Onda Rossa
Lucila Garcia (Lucca)
Precarie e Precari Coop Sociali dello Slai Cobas per il sindacato di classe (PA)
Flavia Mapelli, impiegata (Bergamo)
Maria Buriani (Ferrara)
Adele Zulli, operaia (AQ)
Stefania Ianni, commerciante (AQ)
Francesca Cucchiella, commerciante (AQ)
Elisa Cucchiella, dipendente (AQ)
Massimo D’Ascenzo, insegnante (AQ)
Lorenzo Semeraro - operaio slai cobas sc dell'Ilva di Taranto

L'APPELLO
I licenziamenti al “Brico io” de L'Aquila devono essere ritirati!

Le lavoratrici del Brico io di L’Aquila il 25 novembre 2013 avevano partecipato allo sciopero delle donne, rompendo anche il clima di silenzio e subordinazione che ha accompagnato una riorganizzazione del lavoro fatta di più sfruttamento e che poi ha preparato i 4 licenziamenti di oggi, fra cui quello della lavoratrice, Luigia De Biasi, dello Slai cobas sc e del Movimento femminista proletario rivoluzionario, che quello sciopero aveva promosso. 
Licenziamento è anche violenza, vuol dire tornare a casa, vuol dire peggiori condizioni di lavoro per chi resta, vuol dire che domani potrebbe toccare ad altre lavoratrici!

Questo avviene in una città come L’Aquila, dove invece di ricostruire si continua a distruggere anche i pochi posti di lavoro e a far pagare la crisi non ai responsabili, ai padroni assassini che se la”ridono”, ma a chi di questa crisi non ha colpa.
Per questo noi CHIEDIAMO CHE LUIGIA E GLI ALTRI TORNINO SUBITO AL LAVORO.

(seguono firme)


Per sottoscrivere l’appello scrivere a sommosprol@gmail.com, o a slaicobasta@gmail.com, indicando nome e cognome, città ed eventuale occupazione. In caso di gruppi o collettivi indicare semplicemente la denominazione del gruppo e la città se non si tratta di una rete nazionale

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