mercoledì 4 giugno 2014

L'Ass. Lonoce elenca i "lavori in agenda", ma quando si mette seriamente in agenda IL LAVORO?

In questi giorni l'Ass. Lonoce sta informando la stampa dei vari lavori che il Comune deve fare a Taranto.
Ne elenchiamo alcuni, prendendoli da una sua intervista su Tarantosera del 28 maggio:
Chiaramente in primis vi sono i lavori di bonifica delle scuole dei Tamburi (De Caroli,, Gabelli, Giusti, Vico e Deledda), qui si è fatto il bando che scade il 7 luglio per la presentazione delle offerte da parte delle ditte - per un impegno di 9 milioni;
Con i soldi risparmiati - 2 milioni - dall'abbattimento dei fitti per il trasferimento degli uffici comunali al mercato coperto di via Anfiteatro, si dovrebbero fare strade, marciapiedi, illuminazione;
i lavori per mettere a norma la pista ciclabile di San Vito: che, ha detto Lonoce, arriverà fino all'ex Lampara e sarà raccordata con quella di v.le Magna Grecia, che dovrà essere a sua volta prolungata per tutto viale Magna Grecia;
lavori di illuminazione a San Vito, nel tratto da Chiapparo fino alla doppia curva;
sempre a San Vito dovrebbero esserci le opere di collettamento alla doppia curva per il drenaggio dell'acqua - impegno 1 milione di euro;
opere di completamento di acqua e fogna (con 5 milioni dell'Aqp) - in particolare nelle zone di via Faro e via Zonche;
in zona Solito Corvisea lavori per la fogna nera di via Torro;
Lavori nelle scuole: al 24° circolo per impermeabilizzazione e messa a norma di impianti elettrici (intervento da 300mila euro), lavori per impianti di sicurezza alla Falcone di Paolo VI;
lavori per strade e marciapiedi - per un milione e 400mila euro che dovrebbero partire a fine luglio...

Lonoce termina l'intervista dicendo: "... stiamo cercando anche di creare occupazione. Rifare strade e marciapiedi vuol dire dare lavoro alle ditte. Le aziende a loro volta devono reclutare manodopera. Così rilanciamo Taranto e la facciamo ripartire...".

E QUI E' IL PROBLEMA.
Effettivamente - ed è quanto dai Disoccupati Organizzati slai cobas viene chiesto dall'inizio della lotta - il problema è che questi lavori, questi appalti pubblici si devono coniugare a nuovi posti di lavoro, ad occupazione per i tantissimi disoccupati di Taranto. Ma Lonoce su questo o la dice tutta, o si spinge più in là e mette in atto l'indicazione data dagli stessi Disoccupati Organizzati, o siamo nelle bei impegni che fanno pubblicità sui giornali, ma non portano ad effettivo lavoro.
LONOCE DEVE DIRE CHE ALLORA NELLE GARE D'APPALTO IL COMUNE DEVE METTERE UNA CLAUSOLA, UNA CONDIZIONE ALLE DITTE, PER CUI SIANO VINCOLATE, SE VOGLIONO FARE QUESTI LAVORI, AD ASSUMERE DISOCCUPATI DI TARANTO, o quantomeno a riservare una quota a nuova occupazione di disoccupati.
Questa clausola è fattibilissima, ed è ampiamente legittimata dall'emergenza del lavoro a Taranto. E questa è l'unica strada per tradurre in fatti le parole.

La realtà è che i Disoccupati Organizzati che dicono e chiedono questo provvedimento di "buon senso", vengono attaccati dal Comune, dal Sindaco, vengono offesi perchè "vorrebbero fare cose illegali", e per questo si prendono pure aggressioni dei vigili e arresti...
ALLORA, COME LA METTIAMO?

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