(da Sole 24 Ore) - Utili in crescita per Eni nel primo semestre: l'utile netto è di 0,66 miliardi di euro nel trimestre (+139%) e di 1,96 miliardi nel semestre (+7,9%). Il cash flow operativo del trimestre si attesta a 3,59 miliardi, il migliore dal II trimestre 2012 e a 5,74 miliardi nel semestre. L'utile operativo adjusted é a 2,73 miliardi nel trimestre (+39,3%) e 6,22 miliardi nel semestre (+9%). L'utile netto adjusted: a 0,87 miliardi nel trimestre (+50,7%)e 2,06 miliardi nel semestre (+4,8%). La proposta di acconto del dividendo é di 0,56 per azione.
«Nel 2014 lo scenario di mercato é complessivamente peggiorato rispetto al 2013. In particolare, nel settore della raffinazione abbiamo vissuto a livello europeo un drastico calo dei margini, frutto dell'eccesso di capacità, che ci ha portato ad accelerare il piano di ristrutturazione dei nostri impianti». Così l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, commenta i conti del semestre.

«Malgrado il contesto negativo - aggiunge Descalzi - Eni ha conseguito un flusso di cassa in netta crescita grazie alle rinegoziazioni dei contratti gas di lungo termine i cui effetti consentono di anticipare il breakeven del settore G&P al 2014. Nell'upstream continuiamo a conseguire successi esplorativi di rilievo e, nonostante la complessità del contesto geopolitico, la nostra produzione di idrocarburi rimane stabile. Abbiamo poi varato una nuova struttura organizzativa compatta che ci consente, tra gli altri benefici, un funzionamento rapido e sinergico. Alla luce delle azioni messe in campo, proporrò al CdA del 17 settembre un acconto dividendo di 0,56 per azione».

L'Eni ha fatto un'importante scoperta di gas e condensati nel prospetto esplorativo Nyonie Deep, situato nell`offshore del Gabon nel blocco esplorativo D4, a circa 13 chilometri dalla costa e 50 chilometri dalla capitale Libreville.
La scoperta, che secondo le stime preliminari risulta significativa, con un potenziale iniziale in posto stimato in circa 500 milioni di barili di olio equivalente, è avvenuta nel pre-sale del Gabon ed è stata effettuata attraverso il pozzo esplorativo Nyonie Deep 1, perforato in 28 metri di profondità d`acqua e fino a una profondità complessiva di 4.314 metri...
La struttura, estesa per più di 40 chilometri quadrati, copre due blocchi esplorativi offshore, entrambi operati da Eni con una partecipazione del 100%.
La scoperta è il risultato della campagna esplorativa che Eni sta conducendo nel promettente bacino del pre-sale dell`Africa Occidentale, dove risulta il terzo campo scoperto recentemente in acque poco profonde, dopo Nene Marine e Litchendjili Marine in Congo. Il potenziale totale di queste scoperte è stimato in circa 3 miliardi di barili di olio equivalente, con potenziali margini di miglioramento."