venerdì 4 luglio 2014

I Disoccupati Organizzati consegnano questa mattina 2000 firme all'assessorato al lavoro e non solo...

Oggi una delegazione dei DISOCCUPATI ORGANIZZATI SLAI COBAS si è recata alle 3 sedi delle Istituzioni che gestiscono la città di Taranto, consegnando di persona le firme dei Cittadini e dei Disoccupati, che ancora credono in un cambiamento, un miglioramento della nostra situazione, sia a livello sociale come città, sia a livello di dignità personale e umana. Si tratta di circa 2000 firme!
Il primo blocco di firme l’abbiamo depositato ufficialmente all’Ufficio Protocollo del Comune, con la richiesta dell’avvio delle attività per venire incontro alle necessità della popolazione tarantina.
Il secondo alla Prefettura, ma data l’assenza del Prefetto, la segretaria Ruocco si è presa l’impegno di consegnare il tutto, firme e richieste, al suo diretto superiore, in modo tale che anche lì si avviino le pratiche.
Invece il terzo è stato consegnato con un incontro con il nuovo assessore al Lavoro di Taranto, La Sig.ra Semeraro. Qui, dopo una buona accoglienza, senza perdere troppo tempo nei convenevoli, abbiamo esposto le nostre richieste, che sono necessità in fondo di tutti i cittadini di Taranto: Lavoro nella raccolta differenziata e ciclo rifiuti, lavoro nelle attività di bonifiche e risanamento quartieri, corsi di formazione finalizzati a queste attività, clausola sociale negli appalti pubblici per l'occupazione dei disoccupati del territorio, reddito minimo garantito attraverso il legame formazione/lavori socialmente utili, utilizzo dei disoccupati in affiancamento ai volontari nelle attività di accoglienza, sostegno agli immigrati

Assieme a questo abbiamo rinnovato la richiesta della realizzazione di un Consiglio Monotematico, e di un incontro organizzato dal Sindaco e dall'assessore al lavoro tra le varie parti, nel quale poter proporre le nostre possibili soluzioni, sul problema della raccolta differenziata, sul migliorare le condizioni di lavoro di chi già opera in questo campo da diversi mesi, e altri suggerimenti per ridurre la disoccupazione, e in automatico le azioni "illegali" a cui la gente deve aggrapparsi pur di “portare il pane a casa”.
La risposta del nuovo assessore al lavoro è stata che prenderà in considerazione le nostre richieste, ma al momento ha bisogno di informarsi meglio, aggiornarsi sulla situazione che ha davanti, e che deve
affrontare e risolvere come meglio può, facendo i conti anche con la crisi economica che stiamo passando e i limiti che la legge italiana impone di rispettare.
F. Tagliente - Disoccupato Organizzato



































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