venerdì 1 agosto 2014

Liberi e Pensanti consegnano i lavoratori ai padroni - nello stesso tempo sono pronti a rispettare i divieti della Questura

"Il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, “preso atto del dispositivo del Questore di Taranto notificato ai rappresentati della scrivente associazione in data 31/07/2014, si vede costretto a revocare la propria partecipazione alla manifestazione del 01/08/2014. L’associazione Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti si vede altresì costretta a diffidare chiunque partecipi alla manifestazione indetta nella medesima data da Confindustria Taranto ad indossare od esporre simboli riconducibili al logo regolarmente registrato dall’APS Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti”. 

Prima il Comitato cittadino Liberi e Pensanti aveva chiamato a partecipare alla manifestazione di oggi della Confindustria (sia pur con "intenti opposti"); poi è bastato che il questore abbia fatto un'ordinanza di divieto e prontamente revocano la manifestazione. Mentre sono gli ambientalisti che contestano il corteo dei padroni (senza autorizzazione e senza niente...).
COME DIRE, NON UNO, MA DUE FATTI SBAGLIATI...

NON SI VA AD UNA MANIFESTAZIONE DEI PADRONI, per consigliare le aziende a fare i loro interessi ma in uno "sviluppo alternativo" (che tanti esempi in Puglia e a livello nazionale hanno ampiamente dimostrato essere sempre e comunque, nel sistema del capitale, nocivo per i territori, per il rispetto dei diritti della gente e dei lavoratori - dimostrando, quindi, che nociva non è "l'industria" ma il capitale che rispetta solo la sua legge del profitto - provate a dare le industrie in mano agli operai e vedrete come è possibile lavorare senza inquinare!);
non si va alla manifestazione dei padroni a contrapporre ancora una volta salute e lavoro, regalando migliaia di lavoratori, che rischiano di vedersi licenziati, che già non prendono stipendi da mesi, ai loro padroni, e agli interessi aziendali;
non si va alla manifestazione dei padroni per dividere, addirittura contrapporre lavoratori e disoccupati, dicendo: "perchè pensare solo ai lavoratori che rischiano", facendo così un altro regalo a padroni e Istituzioni..

DI FATTO I LIBERI E PENSANTI IN NOME DELLA DIFESA DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE DIVENTANO GLI ULTIMI, STUPIDI ANELLI DELLA POLITICA PADRONALE.

Il comunicato dei Liberi e Pensanti:
"Con riferimento alla manifestazione programmata da Confindustria Taranto per domani, il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti sarà presente con intenti opposti, come avvenne il 2 agosto 2012. ”L’industria è in crisi”. “L’industria è al capolinea”. “La crisi della grande industria sta diventando devastante”. Lo dice Confindustria e allora noi ci chiediamo: perché puntare ancora su un cavallo perdente? Perché non puntare sulle alternative che la nostra terra e il nostro mare offrono? Perché pensare solo ai lavoratori che “rischiano” il posto e non ai 110.000 disoccupati che il posto non l’hanno? Perché pensare a potenziare comparti occupazionali senza futuro piuttosto che pensare a creare nuove forme di sviluppo? La tanto decantata “vocazione industriale” ci ha regalato e continuerà a darci disoccupazione, l’ultimo posto nelle classifiche di vivibilità delle città italiane e un’emergenza sanitaria senza eguali in Europa. Se per “industrializzazione” continuiamo a intendere il profitto di pochi a danno di un’intera comunità, se è questo il futuro che la solita “lungimirante” imprenditoria tarantina ha immaginato per noi, beh … NOI NON CI STIAMO! Saremo lì a dire la nostra e invitiamo tutti i movimenti, le associazioni, pescatori e operatori del mare, precari, disoccupati, studenti e TUTTI I LIBERI CITTADINI VENERDI 1 AGOSTO 2014, alle ore 08.30 presso l’ingresso del Porto Mercantile (nelle vicinanze del capolinea autobus), Città Vecchia. Chiariamo, dunque, che non saremo nemici di chi manifesta inconsapevole o “precettato” e che, anche in quella sede, ribadiremo le nostre certezze: qualsiasi piano per un’alternativa di sviluppo non può prescindere dalla valorizzazione del porto a vantaggio dell’economia del territorio. Confindustria dunque cede all’ennesimo ricatto, noi lo contestiamo. E’ una questione che riguarda ogni cittadino, nessuno escluso. Il comitato ci sarà e ci sarà anche l’apecar in coda alla manifestazione. Chi ama Taranto non può mancare. Il futuro di Taranto è nelle nostre mani! Si ai diritti, no ai ricatti!
Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti

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