venerdì 5 settembre 2014

Dal Quotidiano di oggi la posizione dell'azienda e quella dello slai cobas per il sindacato di classe ILVA-appalto - info slai cobasta@gmail.com 3475301704

Operaio morto, l'azienda avvia un'indagine interna. Lo Slai Cobas aderisce allo sciopero di 24 ore
TARANTO - L'Ilva ha avviato un'indagine interna per verificare le cause dell'incidente in cui oggi ha perso la vita nell'area dell'acciaieria 1 Angelo Iodice, 54enne originario di Pratica di Caserta, morto schiacciato da un escavatore con benna di proprietà della Global Costruzioni Srl di Caserta, condotto da un dipendente della stessa ditta.

Iodice, precisa l'Ilva, «era socio e responsabile del Servizio prevenzione e protezione dell'azienda, che stava eseguendo riparazioni finali di ripristino sui binari prossimi all'acciaieria 1, danneggiati nei giorni scorsi a seguito del deragliamento di un carro siluro».

La vittima è stata trovata «all'interno del raggio di azione della macchina movimento terra, che stava operando nella zona. Dalle prime informazioni risulterebbe che il signor Iodice stesse effettuando rilievi alle spalle del mezzo, quando lo stesso è indietreggiato investendolo». L'Ilva esprime «il proprio cordoglio per l'accaduto e manifesta la propria vicinanza alla famiglia del defunto».

Il sindacato. «Le responsabilità dell'attuale direzione Ilva, impegnata più nell'organigramma che nel salvaguardare lavoro e condizioni di sicurezza, sono chiare. Ma anche quelle dei padroni dell'appalto, che scaricano sui lavoratori». È quanto scrive lo Slai Cobas per il sindacato di classe commentando l'incidente mortale avvenuto oggi nello stabilimento siderurgico. Il sindacato di base comunica l'adesione allo sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati metalmeccanici e denuncia «con forza la situazione gravissima nelle ditte dell'appalto, licenziamenti e cassa integrazione nel silenzio-assenso di tutti, salari non pagati o permanentemente a rischio, precarietà e contratti non in regola e condizioni di sicurezza inosservate».

Secondo lo Slai Cobas «gli operai non hanno attualmente strumenti idonei di tutela e difesa data la latitanza dei sindacati confederali. Vogliamo la postazione ispettiva interna nell'area dell'appalto e Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) liberamente eletti su scheda bianca senza sigle sindacali».



Giovedì 04 Settembre 2014 alle 19:18

Ultimo aggiornamento: 19:18

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