venerdì 19 settembre 2014

Dopo l'estate i Disoccupati si riorganizzano - in prima fila le donne

L'estate scorsa i Disoccupati Organizzati slai cobas, che chiedono unicamente il diritto al lavoro e ad un salario garantito anche attraverso la formazione, hanno dovuto fronteggiare una pesante repressione, con denunce, cariche, fino agli arresti di due disoccupati e al processo (che riprenderà il 21 ottobre), portata avanti da un Comune e da un Sindaco, servile verso i padroni e i poteri della città e "sceriffo" verso chi lotta per il lavoro, la casa...
Ma hanno dovuto fronteggiare anche lo squallido tentativo del Sindaco di dividere, scoraggiare i Disoccupati Organizzati attraverso le promesse individuali ad alcuni (fatte di nascosto) di un misero e temporaneo posto di lavoro. 
Alcuni ci sono cascati in questa trappola fatta di repressione e clientelismo. 

Ma altri NO! Non si svende la propria dignità di lotta!
Governo, Stato, istituzioni locali, padroni vogliono toglierci tutto, ma questa NO!

I Disoccupati Organizzati che non si sono fatti schiacciare dalla paura della repressione, chi non ha ceduto alle chiacchiere del "pifferaio" Stefano, oggi sono pronti a riprendere. 
E in questo, non a caso, visto che sono quelle che subiscono più pesantemente questa condizione di non lavoro e reddito, in prima fila sono le donne disoccupate, che chiamano con forza le altre donne a mobilitarsi. 

In questi giorni volantinaggi, affissione, organizzazioni di riunioni a partire dai quartieri più disagiati.

(il volantino rivolto alle disoccupate)

DONNE DISOCCUPATE SVEGLIAMOCI! RIBELLIAMOCI!

La mancanza di lavoro, di un reddito, di servizi, della casa rappresentano un macigno sulla condizione di noi donne. Su questo ora 
non vogliamo più parole ma dei cambiamenti reali!

Del 50% di disoccupati che sta a Taranto la maggioranza siamo donne. Molte di noi sono da sole con figli minori. Senza lavoro e senza reddito, anche una piccola malattia di un nostro bambino ci fa tremare. 
Senza lavoro siamo di fatto dipendenti dagli uomini o dalla nostra famiglia di origine, quando anch'essa non è senza risorse. E questa dipendenza non è solo economica, vuol dire che noi non possiamo fare alcuna scelta.

IL PROBLEMA DEL LAVORO E DI UN REDDITO GARANTITO ALLE DONNE DISOCCUPATE DEVE TROVARE DELLE RISPOSTE CONCRETE!
Questo vuol dire la dignità delle donne!
Noi non vogliamo assistenza, ma rispetto dei nostri diritti.



Pretendiamo dalle Istituzioni amministrative locali fatti!
LAVORO NEGLI APPALTI PUBBLICI, una quota delle assunzioni sia riservata alle donne;
CORSI DI FORMAZIONE finalizzati all'occupazione, con corsi retribuiti almeno a 5 euro l'ora;
UNIRE FORMAZIONE E LAVORI SOCIALMENTE UTILI - per es. nell'assistenza organizzata agli immigrati;
SALARIO MINIMO GARANTITO PER TUTTE LE DONNE DISOCCUPATE



Il lavoro nessuno ce lo regala se non ci uniamo e lottiamo.
Alcune di noi lo hanno fatto. Ma dobbiamo essere in tante per ottenere dei risultati e non solo incontri inutili.



INCONTRIAMOCI IL MARTEDI’ dalle 18 alle 19
IN VIA RINTONE 22 TARANTO

per metterci in contatto: Donne Disoccupate Organizzate slai cobas – Taranto

slaicobasta@gmail.com – 3475301704 – 3426320414 - via Rintone, 22 TA

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