venerdì 17 ottobre 2014

Contro il governo Renzi e la sua politica non servono scioperi virtuali, nè rituali, ma bisogna sviluppare un movimento reale!

Il governo moderno fascista di Renzi va avanti come un carro armato nelle sue politiche antioperaie e antipopolari, così come nel rafforzamento legislativo e pratico dello stato di polizia e nell'interventismo imperialista in tutti gli scacchieri caldi del mondo.
Esso marcia senza praticamente opposizione parlamentare - l'agitarsi in un bicchier d'acqua di Grillo e grillini, riempie i talk show ma è ininfluente, dato anche l'ideologia di destra e filopadronale del Movimento 5 stelle.
Le organizzazioni sindacali o sono parte di fatto di questo governo, CISL-UIL- maggioranza PD del gruppo dirigente e quadri CGIL, o esprimono una opposizione - simile a tirare la giacchetta a Renzi e al PD - priva di rigore nella difesa degli interessi di classe dei lavoratori e delle condizioni di vita delle masse popolari  - Landini e soci.
Quindi al di là del parole e di internet che impazza, non succede molto a fronte della politica di Renzi.
Siamo in realtà ancora a focolai di lotta e di tensione, in campo proletario, il più significativo è quello degli operai della logistica, e a prime manifestazioni di opposizione reale, finora la più importante è stata quella di Napoli in occasione della riunione BCE-Draghi, dove si è vista una combattività organizzata e positiva, potenziali forme di resistenza organizzate agli attacchi della polizia e le potenzialità di sostegno sociale che essa ha - movimento degli studenti, applausi dai balconi al quartiere Sanità.
Il movimento studentesco ha ripreso la sua azione, riempendo le strade e le piazze di molte città e mostrando al solito una grande potenzialità - ma siamo ancora nella fisiologia del movimento dei primi mesi di scuola.. il potenziale politico antagonista di esso è ancora basso e fluido e le componenti interne ad esso che hanno un ruolo dirigente sono inadeguate per contenuti e progetto. Occorre però sostenerlo e insistere per la sua radicalità di contenuti e forme di lotta, combattendo chi vuole farne, in nome di una presunta 'ricomposizione' una ruota del carro dei sindacati confederali o al meglio dei 'sindacati di base.
Leggendo il sito 'Infoaut' si assiste a un altro film, saremmo quasi a una piena esplosione del movimento di massa di ogni genere e tipo ovunque, le cose non stanno così.
Ogni manifestazione di reale opposizione, di conflitto con la polizia, di mobilitazione di settori proletari sui problemi della casa, naturalmente è giusta e necessaria, ma senza il potere unificante di una battaglia contro il governo per la sua caduta. è impossibile generare una continuità, un fronte unito politico sociale e un potenziale di rottura in grado di raggiungere l'obiettivo. Nè serve molto il sindacalismo di base, che nelle lotte particolari fa la sua parte, ma resta nell'ambito ristretto dell'autoreferenzialità locale o settoriale... armi deboli contro l'attuale azione della borghesia, il suo Stato, il suo governo. L'USB nella sua tronfia arroganza e linea riformista, è divenuta non parte della soluzione ma del problema, della costruzione autentica di un sindacato di classe basato sui cobas, per questo non aderiamo e invitiamo a non aderire allo 'sciopero generale' del 24 ottobre.
Meglio lavorare per la scadenza più seria e unificante del 14 novembre con manifestazioni in tutte le città possibili.
Per i comunisti e le avanguardie operaie, proletarie e dei movimenti è tempo dell'agitazione e propaganda nelle fabbriche, nei quartieri, nelle lotte, nei movimenti e ovunque si raccolgano settori di operai e lavoratori, anche quindi nella manifestazione pilotata del 25 ottobre della CGIL;
della iniziativa permanente contro la repressione, il fascismo e il razzismo, contro l'interventismo imperialista del governo italiano in Irak, Libia ecc; di solidarietà con le lotte dei proletari e i popoli oppressi in armi, dal Kurdistan alla Palestina, dal Brasile, alla Turchia, all'India - dove è in corso una grande guerra popolare diretta dal PCImaoista.
Su questo accumulare forza, costruire unità, realizzare esperienze avanzate, costruire il partito nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse

proletari comunisti - PCm Italia
ottobre 2014

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