venerdì 24 ottobre 2014

Legge di stabilità: tagli sulle spese sociali per dare ai padroni

Per capire subito il segno della Legge di stabilità, riprendiamo un primo commento di Squinzi: 
"Plaudono gli industriali a cui lo Sblocca Italia piace: "Si tratta di un primo passo per affrontare la fase recessiva in corso".

Legge Stabilità, ecco i punti chiave 
Dal bonus bebè al rincaro dell'Iva
I punti principali della Legge di stabilità li dettagliamo sotto.  
Ma sottolineiamo subito alcune questioni: 

Come già a suo tempo ampiamente denunciato, le 80 euro riconfermate - ma sempre ad una platea ristretta - verranno riprese dal governo con gli aumenti dell'Iva e benzina che saranno scaricati sui prezzi dei beni di consumo.
Viene liquidato il Tfr in busta paga. Questo apparente aumento salariale viene fatto utilizzando gli stessi soldi dei lavoratori e tornerà allo Stato con l'aumento dei prezzi, bollette, tasse per le masse popolari - tra l'altro, a differenza di come avevano annunciato all'inizio, il Tfr sarà sottoposto a tassazione ordinaria, quindi c'è una perdita.
Niente soldi per la stabilizzazione dei forestali.

Per i padroni, invece, azzeramento dei contributi per tre anni per i nuovi assunti (insieme alla libertà di licenziamento) e riduzioni di tasse

I tagli alle Regioni, non verranno certo fatti sulle spese della "casta", ma verranno scaricati sui servizi essenziali, a partire dalla sanità, e quindi sulle masse popolari. 
Vale lo stesso la questione dei tagli ai ministri che verranno pagati prima di tutto dai lavoratori - questo si unisce al blocco dei contratti fino a dicembre 2015. Ma c'è da dire che al Ministero della Difesa viene data solo una sforbiciata...

Anche cose che vengono presentate come positive - vedi il bonus bebè - viene esteso anche ai redditi medio-alti (togliendo quindi più soldi ai redditi bassi).

Ma la cosa più scandalosa è che vengono dimezzati i fondi per le calamità naturali (vedi Genova...), mentre questo decreto nello stesso tempo con­fer­ma ric­che dota­zioni per opere di devastazione territoriale e fatte contro le popolazioni, come il Mose e la Tav. 
Si liberalizzano le trivellazioni, si conferma la libera circolazione dei rifiuti e un uso intensivo degli inceneritori, «Più ince­ne­ri­tori, rifiuti che viag­giano per l’Italia per ali­men­tare impianti ormai obso­leti, segre­tezza dei dati, espro­pri coatti e con l’uso dell’esercito se qual­cuno osa opporsi all’incenerimento»,
Inol­tre, resta in piedi la pos­si­bi­lità per il governo di auto­riz­zare opere rite­nute stra­te­gi­che anche con­tro il parere delle Regioni.

I PUNTI PRINCIPALI

Due miliardi per ammortizzatori e cig in deroga - Stanziati 2 miliardi per l'anno 2015 per finanziare gli ammortizzatori sociali "inclusi gli ammortizzatori sociali in deroga, i servizi per il lavoro e le politiche attive, quelli in materia di riordino dei rapporti di lavoro".

No taglio sconti, ma rincaro Iva e della benzina - Dal 2016 un aumento di due punti dell'Iva, per le aliquote ora al 10 e al 22%. Un ulteriore punto scatterebbe nel 2017. Previsto come garanzia anche il rincaro dell'accisa sulla benzina al 2018.

Confermati 80 euro - Il bonus Irpef diventano strutturali ma si trasforma in detrazione (nel bilancio dello Stato passano da maggiore spesa a minore entrata). La platea resta immutata, 10 milioni di italiani tra gli 8mila e i 26mila euro di reddito.

Tfr in busta paga, tasse ordinarie - Il Tfr potrà essere liquidato mensilmente in busta paga tra il marzo 205 e il giugno 2018 su richiesta del lavoratore. Ma non ci sarà riduzione fiscale ma gli importi saranno sottoposti a tassazione ordinaria. La richiesta sarà irrevocabile fino al 2018.

Tasse su rendite fondi pensioni - Con uno stretto legame all'operazione Tfr, la tassazione sui rendimenti dei fondi pensione "dal periodo d'imposta 2015" passa dall'11 al 20%. Sui redditi da rivalutazioni dei fondi per il Tfr la tassazione passa invece dall'11 al 17%.

Sconto neo-assunti sale a 8.060 euro - Sale la soglia per l'azzeramento triennale dei contributi sui neo-assunti: si passa dai 6.200 euro della bozza agli 8.060 ora previsti, è quanto prevede la bozza finale che stanzia 1 miliardo l'anno tra 2015 e 2017 e 500 milioni per il 2018.
Dovrebbero essere circa 790mila i contratti per cui i datori potranno usufruire della decontribuzione piena, mentre per altri 210mila si potrà beneficiare dello sgravio sino al tetto degli 8060 euro.

Salta intervento forestali - Saltano i 140 milioni, previsti nelle prime bozze, per i forestali calabresi. Restano invece 100 mln per Lsu di Palermo e Napoli.

Via costo lavoro dall'Irap, assorbe sconto 10% - Il costo del lavoro sarà dedotto del tutto dall'imponibile dell'Irap a partire dal 2015. La legge di Stabilità che cancella lo sconto del 10% previsto per il 2014 per la stessa imposta. La modifica, comunque, non cancella la riduzione sugli acconti di fine anno delle imprese, che troveranno poi incremento nel saldo del 2015.

Salta riforma maturità - Risorse per la stabilizzazione dei precari (1 miliardo il prossimo anno, 3 a dal 2016). Salta invece la riforma delle commissioni per gli esami di maturità, che arriverà con un provvedimento successivo.

Regioni, tagli per 4 miliardi - Le Regioni contribuiranno con 4 miliardi. Si tratta ancora sulla composizione dei tagli. Oltre 6 miliardi di tagli dai ministeri.

Tagli semi-linear - Per i ministeri arrivano anche tagli lineari, con una riduzione delle proprie dotazioni di circa 1 miliardo nel 2015. La Difesa taglia 500 milioni.

Contratti statali, ancora uno stop - Contratto del pubblico impiego congelato fino a dicembre 2015.  Magistrati, avvocati, procuratori dello Stato, personale militare e delle Forze di polizia, diplomatici sono esclusi dal blocco degli scatti.

Individuate 4 priorità per opere ferroviarie - Nuove risorse arrivano per finanziare alcune opere ferroviarie. Ne vengono individuate quattro con priorità: l'Alta velocità Brescia-Verona (1,5 mld); l'Alta velocità Verona-Padova (1,5 mld), il terzo valico Milano-Genova (400 milioni) e il tunnel del Brennero (570 mln).

Mentre vengono dimezzati i fondi per Genova e L'Aquila. La Com­mis­sione Bilan­cio ha dimez­zato i fondi stan­ziati per le cala­mità natu­rali e in dota­zione alla Pro­te­zione civile: sono pas­sati da 100 milioni (somma frutto di un emen­da­mento di Sel) a 50. Dimez­zate, quindi, anche le risorse desti­nate agli allu­vio­nati di Genova e agli abi­tanti dell’Aquila.
Invece stanziati 500 milioni sia per la Tav che per il Mose.

Libe­ra­liz­za­zioni rispetto alle tri­velle; con­fer­mato l'OK anche per la libera cir­co­la­zione dei rifiuti, che dovranno andare a forag­giare ince­ne­ri­tori

Bonus mamme su richiesta - Per tutti i nati (o adottati) dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 arriva un bonus da 960 euro l'anno, 80 euro al mese, fino al terzo anno (di età o di adozione) con limite a 90mila euro di reddito familiare (che non vale dal quinto figlio in su). Intervento che per le fasce medio basse (fino a 26mila euro) si somma al bonus Irpef, visto che il bonus è esentasse. Va richiesto all'Inps. Per il 2015 anche fondo da 298 milioni per altri interventi a favore della famiglia.

Ecobonus - Prorogato per il 2015 lo sconto al 65% per gli interventi di efficienza energetica, valido anche per i condomini, così come quello per le ristrutturazioni che si ferma però al 50%. Ok anche al bonus mobili-elettrodomestici

Fisco, novità per i minimi - Addio a forfettini e forfettoni. Per artigiani e micro-imprese arriva il forfait unico al 15% per sostenere 900mila partite Iva. Non ha più il limiti di tempo e di età, ed è esteso a ricavi fino a 40mila euro (secondo i settori). Fondi per la giustizia - Arriva un fondo ad hoc. Le risorse raddoppiano l'anno successivo per poi arrivare a quota 120 milioni nel 2017. Le spese per i tribunali non saranno più a carico dei Comuni ma dello Stato (stanziati 250 milioni).

Agenzia Entrate aiuta auto-correzioni - I controlli fiscali avranno l'obiettivo di aiutare il contribuente all'auto-correzione e concentrare il contrasto su frodi e contribuenti meno collaborativi. Arriva il "ravvedimento lunghissimo" e semplificazioni per adempimenti Iva.

Rai vende immobili - La Rai "può cedere sul mercato attività immobiliari e quote di società". Fs investirà risorse da cessioni sulla rete ferroviaria.

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