giovedì 4 dicembre 2014

Denuncia dai Liberi e Pensanti: “Bene salvaguardare i pasti ma chi pensa alla salute dei lavoratori?”

Nello stabilimento Ilva di Taranto gli impiegati dell’area Cok non possono più andare a mensa nel modo consueto ma devono trovare altre “soluzioni”.
Le tute indossate, infatti, potrebbero inquinare ambiente e indumenti. La denuncia arriva dal Comitato dei Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti.
“La causa? – si legge in una nota – . Gli agenti contaminanti e cancerogeni presenti sulle tute, sulle scarpe e sugli indumenti di protezione, usati regolarmente durante l’orario di lavoro. Il rischio paventato è che gli inquinanti possano diffondersi nell’ambiente, dunque anche nei pasti, delle mense. Queste ultime, tra l’altro, sono subito a ridosso delle fonti inquinanti stesse”.
“Bene quindi salvaguardare le mense, i pasti, – continua il Comitato – ma ci domandiamo: chi riuscirà mai a salvaguardare la salute dei lavoratori che indossano quegli indumenti e che, quindi, sono a contatto sempre con tali sostanze pericolose? Gli stessi indumenti vengono spessissimo portati a casa per il lavaggio e, ovviamente, mettono a rischio la salute delle famiglie dei lavoratori (in particolare di chi è addetto al lavaggio). Chi si occuperà mai della salute di queste persone?”
I Liberi e Pensanti criticano il servizio lavanderia all’interno del siderurgico: “Sistematicamente i vestiti vengano restituiti ristretti e puzzolenti. Per non parlare delle difficoltà che riscontrano i lavoratori quando fanno richiesta di una tuta nuova. Eppure si tratta di un indumento di sicurezza indispensabile che non dovrebbe essere subordinato alle ristrettezze economiche”.
Ecco il verbale dell’Ilva con le nuove indicazioni per gli impiegati dell’area “Cok”:
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