venerdì 23 gennaio 2015

Il messaggio sintetico che viene dal Coordinamento nazionale Slai cobas sc che si è fatto a Taranto il 10 e 11 gennaio scorso

Il 2015 deve essere l’anno degli operai, lavoratori, delle masse popolari, perché il 2014 è stato invece l’anno dei padroni e del governo Renzi.
Ai lavoratori si deve portare il messaggio che questo è il loro anno. Nel 2014, bisogna ammettere che abbiamo perso, abbiamo solo resistito. Lo Slai Cobas non è il sindacato del "lamento", ma della controffensiva al "lamento", Gli operai devono capire che siamo in guerra, padroni e governo contro i lavoratori, per cui è necessario che i lavoratori si organizzino, come è anche necessario che ci sia un’effettiva ripresa del sindacato di classe. Con la caduta del governo il movimento dei lavoratori ha da guadagnare perché si riaprirebbe lo scontro iniziale. Quindi i lavoratori sono obbligati a muoversi per conquistare le cose che hanno perso, difendere quello che hanno e riconquistare quello che non hanno. Bisogna costruire lo sciopero generale dal basso. Per fare lo sciopero generale c’è bisogno di accumulazione di forze, di creare la quantità, essere più unitari possibili ma anche critici. Gli obiettivi sono: la caduta del governo, la difesa del lavoro, dei salari, dei diritti, lavoro e salario garantiti ai disoccupati.

Concetta

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