domenica 8 febbraio 2015

In preparazione dell'8 Marzo le donne disoccupate di Taranto parlano di violenza, discriminazione e femminicidi.

Nel contesto familiare ma soprattutto in quello lavorativo si assiste senza dubbio ad una discriminazione tra uomini e donne.

In ambito lavorativo molti datori di lavoro esprimono delle preferenze in base al sesso,
infatti preferiscono assumere soggetti di sesso maschile piuttosto che di sesso femminile
e preferibilmente se di sesso femminile, giovani e non sposate perchè potrebbero decidere di procreare e questo comporterebbe un periodo di interruzione del rapporto di lavoro.
Anche in molte famiglie si assiste ad un fenomeno di discriminazione della donna,
infatti molti credono che sia soltanto l'uomo a dover prendere le decisioni.

Non credo che la differenza tra uomo e donna sin dalla nascita - fin dall'uso di un fiocco di colore diverso a seconda del sesso - sia la causa del fenomeno della violenza sulle donne.
Credo che la violenza sulle donne sia da attribuire alla legge che è troppo leggera verso gli stupri e i femminicidi.
Per questo credo che bisognerebbe combattere il fenomeno della violenza sulle donne attraverso l'adozione di leggi più forti che prevedano sanzioni più pesanti per i colpevoli di femmininicidi.

Una donna disoccupata di Taranto.

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