lunedì 23 marzo 2015

I Contratti di Solidarietà devono essere per forza un "normale" scotto per gli operai Ilva?

Oggi riprendono i Contratti di Solidarietà, ma sarebbe più giusto dire "continuano" peggiorando, perchè cresce il numero degli operai.
Televisioni locali e giornali usano, assolutamente impropriamente la parola "iniziano i CdS", come se non fossero attuati già da tre anni.

"In particolare, ad aprile la solidarietà toccherà 3.131 lavoratori (di cui 2.222 tra altiforni, acciaierie, laminatoi e tubifici e 421 tra carpenteria e officine meccaniche ed elettriche) mentre l'inattività riguarderà 3.128 unità a maggio e 3.178 a giugno. La sospensione prevista, rende noto l'Ilva, sarà quella della giornata intera di solidarietà ma resta comunque la disponibilità dei reparti ad adottare l'ora giornaliera. I numeri definiti oggi si rifanno all'accordo delle scorse settimane che ha previsto che a Taranto vada in solidarieta' un numero massimo di 4.074 addetti. Circa 500 in più rispetto ai circa 3.500 delle intese del 2014 e 2013. Questo, infatti, è il terzo anno di solidarietà all'Ilva. Con un particolare però: nei due anni precedenti la solidarietà non è mai andata oltre i 1.500-1.600 addetti a fronte dei 3.500 individuati nelle intese, adesso, invece, c'è maggiore corrispondenza tra numeri effettivi e quelli dell'accordo".

La realtà è che ormai questo taglio di lavoro e soprattutto di salario passa come "normale". 
I sindacati confederali firmano e questa volta sono pure aumentate le firme, dato che ha accettato l'aumento dei CdS anche l'Usb.
Nessuno dice che i CdS scaricano sulle spalle degli operai la crisi dell'Ilva. 
Tutti considerano "normale" che se ci sono problemi economici, problemi di mercato, o fermate per risanare gli impianti (sarà vero?) gli operai debbano comunque e sempre pagare. Tanto che lo pensano o vi sono rassegnati anche larga parte degli operai.
Ed è quest'ultimo il vero problema.
MA PER GLI OPERAI NON PUO', NE' DEVE ESSERE "NORMALE" ACCETTARE LA PRIVATIZZAZIONE DEI GUADAGNI, QUANDO ANDAVA BENE, E LA SOCIALIZZAZIONE DELLE PERDITE QUANDO VA MALE.   

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