sabato 7 marzo 2015

Il volantino dell'8 marzo diffuso ieri

8 marzo
DONNE, IN LOTTA CONTRO IL GOVERNO RENZI!

I provvedimenti del governo Renzi verso la maggioranza delle donne si traducono in un doppio attacco
Il Jobs Act, che questo governo spaccia come la soluzione a una disoccupazione vergognosa e dilagante nel nostro paese che colpisce in particolare le donne e i giovani, con la cancellazione dell’art.18, il governo Renzi ha dato ai padroni la libertà di licenziare, e chi manderanno via per prime? Con le nuove regole di assunzione, ha legittimato la precarietà permanente, altro che risolvere la disoccupazione! Per le donne in particolare, considerate spesso “spese in più” dai padroni, per via della maternità per esempio, il Jobs Act ne aggrava la condizione lavorativa con una maggiore precarietà, i padroni possono ricorrere a più contratti a termine o alla scadenza dei tre anni, ricacciare a casa la lavoratrice. Nessun provvedimento c'è per le donne disoccupate, né come possibilità lavorative né per un salario garantito. Tutto questo non fa che peggiorare la nostra dipendenza e subordinazione nella famiglia.
Per noi donne aumentano le discriminazioni sul e per il lavoro (la stessa direttrice del Fondo Monetario Internazionale è arrivata a parlare di “sessismo sul lavoro e cospirazione verso le donne”); e la grave introduzione del “demansionamento” nel Jobs act sarà un'arma dei padroni per togliere altri diritti alle donne – e alle vecchie e nuove discriminazioni si uniscono spesso attacchi sessisti alla nostra dignità da parte di padroni e capi, ricattabilità per le donne costrette a subire anche molestie sessuali

Ma Renzi, dall’alto della sua ipocrisia, dice invece che “lui ci pensa eccome alle donne!”. Ed ecco che con il consenso delle sue ministre il cui disprezzo vero noi donne, in particolare le proletarie, non ha limiti, Renzi ha sfornato il “nuovo” vergognoso provvedimento del Bonus Bebè, una misera elemosina di stampo fascista in cambio della “produzione” di figl... Le donne così sono ricacciate nel ruolo funzionale a questo sistema sociale capitalistico: macchina riproduttrice e strumento al servizio del lavoro di cura in famiglia. Se poi i figli non si possono campare, a Renzi non interessa nulla!
Anche la riforma della “buona scuola”, altro cavallo di battaglia del governo, colpirà tante donne visto che la popolazione lavorativa del mondo scolastico è in maggioranza al femminile.
Anche sul piano sociale, il governo Renzi peggiora soprattutto la condizione delle donne. Il provvedimento sul piano casa colpisce moltissime famiglie senza casa in cui tante sono le donne, spesso da sole con figli, che lottano, ma a cui il governo ha risposto con una pesante azione repressiva. Gli ulteriori tagli alla sanità, fatti con la legge di stabilità - 3mila posti letto in meno! - scaricano tutto sulle donne il lavoro di cura e assistenza sanitaria, e ancora oggi una neonata muore uccisa dalla mancanza di strutture ospedaliere adeguate.

Renzi è, quindi, come gli altri governi, CONTRO la maggioranza di noi donne.
E non si tratta solo di un attacco delle nostre condizione di vita, perchè questo non fa che aumentare a livello di massa la concezione di subordinazione delle donne sul piano sociale, l’oppressione in famiglia, un humus reazionario, sessista e maschilista, a base della violenza sessuale verso le donne fino ai femminicidi…

E' questo attacco sistemico, continuo contro le donne la vera violenza!
Renzi, che si è fatto un vanto per aver messo nel governo più ministre che però si comportano come servette, più realiste del re, una vera offesa per le donne, è in realtà il "primo maschilista"!

Ecco perché questo 8 Marzo scendiamo in piazza contro il governo Renzi dicendo alle lavoratrici, alle disoccupate, a tutte le donne: “Noi donne dobbiamo e vogliamo essere la forza più combattiva per uno SCIOPERO GENERALE per la caduta del governo, delle sue odiose ministre, e dei suoi provvedimenti. Abbiamo doppie ragioni per farlo!
Abbiamo dimostrato con lo sciopero delle donne del 25 novembre 2013 quanto possiamo essere forti, unite, decisive per fare dello sciopero una rivolta sociale perchè tutta la nostra vita deve cambiare”, “tutta questa società deve cambiare”

Lavoratrici, precarie, disoccupate Slai Cobas per il sindacato di classe – slaicobasta@gmail.com

Movimento femminista proletario rivoluzionario – mfpr.naz@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento