venerdì 10 aprile 2015

Dovrebbe essere pagato il 70% agli operai in solidarietà, ma resta la gravità di un salario decurtato e un futuro in cui i CdS si possono trasformare in esuberi!

Dovrebbe essere pagato il 10% di differenza per gli operai Ilva in contratto di solidarietà, che quindi dovrebbero avere forse da maggio il 70% invece che il 60%.

Ma resta il fatto che più di 3000 operai sono oggi in CdS, resta la prospettiva di un CdS o di cig senza fine o, peggio, in cui la fine sarebbero gli esuberi di almeno 5mila operai; resta la situazione incerta e senza garanzia nè di produzione, nè di bonifiche, nè di lavoro e salario; resta la assurda questione di piani di risanamento senza fondi...

Fim e Uilm, quindi, non possono "salvarsi l'anima" mobilitandosi solo per il 10%, quando loro, insieme a Fiom e Usb hanno firmato i CdS e il loro aumento, e quando loro hanno accettato il decreto Renzi che si sta dimostrando il bidone vuoto per gli operai e la cittadinanza di Taranto. 

Nessun commento:

Posta un commento