venerdì 24 aprile 2015

Ilva/CdS: con una mano dà e con l'altra si riprende

Ilva/CdS un piccolo passo avanti sulla rotazione per la solidarietà e sulle attività alternative degli operai. MA: l'azienda non vuole pagare l'integrazione per un percorso di formazione; slitta il pagamento della festività del 25 aprile addirittura al gennaio 2016; dà un colpo agli operai delle ditte, la cui presenza in Ilva si vuole diminuire del 15%

"Contratti di solidarietà e formazione dei lavoratori: sono questi i temi toccati nel corso dell’incontro odierno (di ieri, giovedì) tra Ilva e organizzazioni sindacali. L‘Ilva si è detta disponibile ad una rotazione, o sarebbe meglio dire alternanza, dei lavoratori, in particolar modo sugli impianti fermi, con lo scopo di ridurre il ricorso alla solidarietà e dovrebbero essere individuate attività alternative per ridurre l'impatto del CdS. L’azienda ha comunicato poi che il lavoro straordinario sarà ridotto al 2%,  mentre la presenza degli operai delle ditte appaltatrici diminuirà del 15%. 
Infine, l’azienda ha proposto un percorso di formazione su base volontaria per tutti i lavoratori posti in contratti di solidarietà, ma senza integrazione.

L’azienda ha comunicato lo slittamento del pagamento della festività del 25 aprile a gennaio 2016, ma i lavoratori potranno decidere se essere retribuiti a gennaio 2016 o recuperarla come un giorno di ferie da consumare nell’arco dell’anno". 

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