lunedì 13 aprile 2015

La grave situazione negli appalti pubblici pone l'urgenza di una lotta generale - IL 24 APRILE DEVE ESSERE L'INIZIO!

Basta un quadro della situazione dei lavoratori degli appalti comunali-municipalizzate per vedere che centinaia di lavoratori rischiano di essere licenziati o di vedersi tagliati salari e orari, già ridotti.

Nell'appalto pulizie dei mercati, per 60 operai il 27 aprile scade il termine dell'appalto in corso, la coop L'Ancora ha presentato al Comune lettera di dismissione, e poichè la gara per un nuovo appalto sarebbe tutta da fare, pare che il Comune ne voglia affidare la predisposizione alla Consip, gli operai rischiano di non sapere che fine faranno dopo il 27; o il Comune affida momentaneamente il servizio ad altra ditta o può chiedere a L'Ancora di rimanere per il tempo necessario fino alla gara. Ma L'Ancora accetterebbe visto che il Comune non adegua il costo del servizio da anni?

Anche l'appalto di guardiania dei mercati Meta, mercato Ittico, dove lavorano 25 operai, scade a fine aprile. Qui vi sarebbe in corso una garetta per 5/6 mesi, per poi fare una gara d'appalto.

Alla Pasquinelli, nella selezione della differenziata, per 23 operai, l'attuale proroga (è 2°) scade il 5 maggio, e ancora non è stata predisposta alcuna gara. Qui il problema è sia la difesa del posto di lavoro ma anche l'aumento degli organici, perchè con il carico di lavoro che si ritrovano (da febbraio arriva anche la differenziata di Talsano), non ce la fanno più, rischiano ogni giorno la salute, ed è quindi assolutamente necessaria l'istituzione almeno del terzo turno.
Nell'appalto del verde, dove lavorano 68 operai e dove si va avanti sempre con proroghe di 2/3 mesi, l'ultima proroga scade a fine maggio. E' in corso un bando di gara aperta, ma pare solo per 6 mesi e per una somma insufficiente a garantire tutti gli attuali 68 operai e il servizio.
In ogni caso non ci sono i tempi per la stabilizzazione, perchè ancora la presentazione delle domande da parte delle ditte scade il 18 maggio, quindi ci vorranno i tempi per la verifica delle domande e il contratto. Poi c'è un altro problema. Che succederà per il servizio tra qualche settimana, tenuto conto che tra i 68 vi sono ben 50 che provengono dalla pulizia delle spiagge e che, per logica, dovrebbero tra poco tornare a questo servizio? 
Nell'appalto Amat pulizie, i 31 operai, soprattutto donne, hanno avuto una mini proroga di 2 mesi, è ancora in corso la gara d'appalto ma già si è parlato che comunque con gli importi previsti dall'Amat nel nuovo appalto non potrebbero essere garantiti tutti i 31 posti di lavoro, o dovrebbero essere tagliate di parecchio le ore.

Nelle pulizie/attività di ausiliariato negli asili, dove lavorano 94 lavoratriciè quasi un anno che l'appalto è scaduto, e si trascina una situazione assurda con orari di lavoro sotto il minimo contrattuale - fanno 1 ora e 50 minuti al giorno - con stipendi sempre in ritardo anche di mesi, con attività di ausiliariato non riconosciuta a livello contrattuale e salariale; e anche lì dove andasse a compimento la gara d'appalto (che sembra congelata), al massimo il Comune, dopo varie lotte, ha concesso il "grande aumento" di 10 minuti (!!) sull'orario di lavoro attuale.

Negli altri servizi di guardiania-pulizia, Cimino, autoparco, Iacovone, piazze, parco del Mirto, ecc. tutti i contratti sono ormai scaduti e si va avanti con il contagocce, con i lavoratori sempre sotto la mannaia di licenziamenti, tagli di posti di lavoro, ecc.

Per non parlare di altri appalti pubblici in sofferenza, in primis quello di Isola Verde della Provincia, in cui, nonostante un contratto di solidarietà che ha parecchio decurtato il salario, si torna a parlare di licenziamenti di decine e decine di operai.

Questi, per citare le situazioni più evidenti.
C'è da aggiungere che in alcuni appalti comunali, come i mercati, alcuni servizi di guardiania, ecc., è da anni che non c'è neanche uno straccio di contratto scritto, per cui gli operai sono dei "fantasmi".

PENSARE IN QUESTA SITUAZIONE DI DIFENDERE LAVORO E SALARIO OGNUNO PER IL PROPRIO POSTO DI LAVORO, E' ILLUSORIO E PERDENTE.

OCCORRE UNA LOTTA GENERALE, OCCORRE CHE TUTTI I LAVORATORI SI UNISCANO, PERCHE' INSIEME POSSONO ESSERE UNA FORZA CHE DEVE IMPORRE UN PIANO E UNA SOLUZIONE GENERALE!

Il 24 aprile deve e può essere l'avvio di questa lotta generale.

Lo SLAI COBAS per il sindacato di classe chiama tutte le realtà a manifestare - concentramento ore 9 in p.zza Castello

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