giovedì 9 aprile 2015

Processo Ilva - in scena i servi di Riva - l'ignobile difesa di Bruno Ferrante

Indipendentemente dagli specifici reati commessi, il reato più grande che è andato in scena ieri è il servilismo della Regione, dell'Arpa ai diktat dei Riva. 
Le intercettazioni telefoniche, alcune fatte sentire durante il processo, l'apparato tecnico messo in piedi in aula con l'uso anche di slide dall'avvocato di Vendola, tutto volto a dimostrare l'innocenza di Vendola, non hanno comunque potuto nascondere l'humus complice, a volte confidenziale/amicale ma nella maggiorparte dei casi "da predellino", che vigeva nei rapporti con Archinà e i Riva. 
Le stesse intercettazioni hanno mostrato come i Riva trattassero a "pesci in faccia" funzionari della Regione, attaccandoli, offendendoli, imponendo ad Archinà di attivarsi immediatamente affinchè la Regione eseguisse solo i loro interessi, ecc.; e nello stesso tempo hanno mostrato lo squallido atteggiamento succube di coloro che, invece, avrebbe dovuto salvaguardare la salute degli abitanti di Taranto e degli operai.

QUESTO E' GIA' IL MASSIMO DEI REATI! Che un tribunale popolare, in un altro sistema sociale in cui al primo e unico posto vi fossero gli interessi dei lavoratori e delle masse popolari, condannerebbe senza indugio!
Invece in questo sistema al servizio dei padroni, dei potenti, dobbiamo assistere alla oscena situazione di un Vendola, di un assessore regionale, Nicastro (per cui il PM ha chiesto ieri 10 mesi per favoreggiamento) che mentre in un'aula del Tribunale di Taranto sono sul banco degli imputati, a Bari continuano a stare nei loro posti.

Ma l'arroganza dei Riva è andata in scena anche ieri. L'Avvocato Annicchiarico, difensore dei Riva, presentando un certificato di malattia (?) ha tentato di far spostare tutto il processo a data da destinare... cercando con questi mezzucci già di far allungare i tempi del processo. 
Per fortuna, la sua richiesta è stata respinta dal Gup.

Un altro breve, ma tragicomico spettacolo ieri lo ha dato anche l'avvocato di Bruno Ferrante, ex presidente dell'Ilva.
Questi ha fondato la sua difesa prima di tutto su un falso, dicendo che Ferrante ha ricoperto l'incarico solo per venti giorni, quando è stato da luglio del 2012 ai primi di marzo del 2013.
Secondo facendo incredibili dichiarazioni della serie: Ferrante non sapeva nulla, i Riva non gli dicevano nulla, non aveva conoscenza della problematica della copertura dei parchi minerali, Ferrante non ha compiuto alcun atto di gestione, non ha deliberato nulla (allora, che ci stava a fare?), era responsabile solo degli impianti non sotto sequestro... e così via.  
Della serie: un pupazzo di Riva messo lì, con tanto di soldi per non fare nulla...!
Che questo in parte sia vero, non vuol dire che Ferrante non abbia fatto eccome la sua parte per difendere gli interessi dei Riva contro gli operai e la popolazione.
Ma soprattutto, e gli operai non dimenticano!, durante la presenza di Bruno Ferrante sono morti/uccisi Claudio Marsella, Francesco Zaccaria, Ciro Moccia!!
E allora, maledetti?!

In altro post, pubblichiamo alcuni stralci di articoli fatti all'epoca di Ferrante.

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