venerdì 26 giugno 2015

A Taranto come a Roma: l'accoglienza ai migranti trasformata in un business, con la criminalità che si infila. Prefettura e Comune sono responsabili! Domani ore 10 sotto l'ammiragliato, anche per questo

Prefettura e Comune assegnano gli appalti a chi non è in regola

(Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di F. Casula) - "...Quando il 3 novembre scorso nel Salone degli Specchi del Comune fu presentata in pompa magna la nascita del centro interculturale "Nelson Mandela", nessuno avrebbe potuto immaginare che a distanza di poco più di sei mesi il centro avrebbe dovuto lasciare la sede assegnata dal Comune di Taranto in via Anfiteatro... quell'appartamento di proprietà del Comune non solo era stato affidato senza alcun bando pubblico all'associazione Salam, ma rappresenta una "difformità contrattuale"...
..."La Prefettura di Taranto lo scorso 4 giugno ha pubblicato la graduatoria provvisoria per un nuovo bando che prevede fondi per un ammontare complessivo di oltre 12milioni di euro. Come vengono selezionate le associazioni partecipanti? E ancora, possono enti e associazioni che sono destinatarie di pignoramenti per inadempienze contrattuali con i fornitori continuare a partecipare alle gare successive? Evidentemente sì, dato che proprio la Salam è stata destinataria di almeno due pignoramenti da diverse centinaia di migliaia di euro... un punto ben noto agli ugìffici della Prefettura e alla struttura che gestisce l'emergenza profughi, guidata dal viceprefetto vicario Malgari Trematerra.
Per sfatare un mito creato dalla propaganda xenofaba occorre chiarire che dei circa 30 euro previsti per ciascun ospite, meno del 10 per cento devono essere consegnate direttamente nelle sue mani sotto forma di buoni (da spendere in esercizi convenzionati) o carte prepagate. Il bando della Prefettura di Taranto impone infatti alle associazioni ospitanti "l'erogazione del pocket money" nella misura di euro 2,50 pro capite-pro die... A ciascun migrante, quindi, l'associazione Salam dovrebbe garantire almeno 2 euro e 50 centesimi al giorno, ma sono tanti gli ospiti e i volontari che hanno più volte sollevato la mancata erogazione..."

Taranto come mafia capitale - anche qui la criminalità si infiltrano nell'assistenza migranti

"...anche a Taranto l'affare migranti aveva solleticato gli appetiti della "Falanto Servizi", società riconducibile al clan D'Oronzo-De Vitis e finita sotto sequestro lo scorso 15 maggio. Questa società aveva infatti firmato una convenzione con la Salam per la fornitura e distribuzione dei pasti, degli effetti "lettericci", servizi di guardiania e alloggio per gli immigrati affidati all'associazione. Un contratto di 20 euro al giorno per ciascun migrante... (dopo il sequestro) la Salam che attraverso al sua presidente Simona Fernandez aveva negato anche l'esistenza del rapporto con la "Falanto Servizi", ha inviato una e mail alla cooperativa per annullare la convenzione...Ma sono diverse le "famiglie" che hanno fiutato l'affare e che... stanno provando o sono già riuscite ad entrare nel giro. Qualcuna ha messo a disposizione immobili, qualche altra ha costituito una vera e propria cooperativa, altre ancora hanno avviato trattative in vista della prossima graduatoria definitiva della Prefettura... (I senatori del M5S avevano fatto un'interrogazione parlamentare chiedendo al Ministro Alfano se) "sia a conoscenza della vicenda Taranto e quali provvedimenti intenda assumere il ministero... Per il momento, però, tutto tace".

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