mercoledì 17 giugno 2015

Dopo, sempre dopo: Ma le RLS e RSU Fiom e Usb all'Ilva hanno il dovere di controllare e dirle prima le cose!

Sono giorni che leggiamo, sentiamo nelle televisioni locali che "una delegazione di rappresentanti sindacali della Fiom, il giorno prima della morte di Alessandro Morricella, è andata ad accertare all'AFO 2 varie anomalie e le ha segnalate agli Enti competenti", e da ieri che l'Usb ha presentato un esposto alla Procura sempre per gravi irregolarità all'AFO 2.

MA, queste denunce ci fanno ricordare una significativa canzone di De Andrè: "anche se vi credete assolti siete sempre coinvolti...". 

Le RSL e gli RSU avevano il diritto, DOVERE, non solo di accertare prima tutte queste irregolarità, ma, per legge, in nome di quanto stabilito dal TU 81 sulla sicurezza, anche di dire agli operai di non lavorare lì dove il rischio era certo. E all''Altoforno 2 il rischio già era accertato dalla Magistratura, visto che doveva essere fermato nel 2012 assieme a tutta l'area a caldo; invece ha continuato a produrre, nessun risanamento c'è stato.
E ora escono le segnalazioni agli Enti e alla Procura!?
Dove stavano gli Rls e le Rsu? 
Gli operai pensavano che almeno con l'entrata nelle rsu di 12 delegati dell'Usb qualcosa cambiasse. E invece siamo sempre al massimo alle denunce e non ad un'azione diversa.
Gli operai non possono sempre e solo piangere i loro compagni di lavoro! Occorre una rivolta in questa fabbrica di sfruttamento e sangue per il capitale, anche contro questo andazzo di chi grida di più dopo una tragica morte (e in questo sono parte anche i Liberi e pensanti che dicono anche cose giuste ma in fabbrica nella quotidianità teorizzano il non far nulla).

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