venerdì 26 giugno 2015

Sull'infortunio mortale di Alessandro l'Ilva fa perizie in fretta per tornare a far marciare l'AFO2

I commissari dell'Ilva hanno depositato in Procura una consulenza tecnica che ricostruirebbe la dinamica dell'infortunio e ha presentato un ordine conferito alla Paul Wurth per la realizzazione di misure idonee ad evitare altri incidenti simili; queste seguono la prima memoria depositata subito dopo l'infortunio in cui l'Ilva comunicava che aveva già (!) adempiuto alle prescrizioni dello Spesal.
UNA ASSURDITA', visto che ancora l'azienda neanche conosce le cause dell'infortunio.
Tutta questa fretta, non sta purtroppo a significare un cambio di politica aziendale, rispetto a prima; anzi. I Commissari vogliono solo chiudere la vicenda, evitare lo spegnimento dell'AFO2, e farlo ripartire a pieno rito e il prima possibile; di salvaguardare altri vite operaie, di fare un reale risanamento dell'altoforno, di adottare effettive misure di sicurezza, non sta in cima alle loro preoccupazioni.
GLI OPERAI NON DEVONO E NON POSSONO RIPRENDERE IL LAVORO ALL'AFO2.

Ma c'è da aggiungere che la situazione oggi è addirittura peggiore di quella esistente quando c'era Riva. Se ieri i vertici aziendali erano difficilmente imputati e condannati per gli infortuni, ora i commissari Ilva lo sono per legge. Non ci dimentichiamo che l'art. 2 del 7° decreto salva Ilva di Renzi stabilisce l'impunità dei commissari. Una grave questione - come scrivevamo - che rasenta l'incostituzionalità e comunque è in aperta violazione di tutte le norme sulla responsabilità penale su questioni di sicurezza-salute. Nell'art. 2 infatti è scritto che si “esclude la punibilità delle condotte poste in essere in attuazione del piano”. Quindi il commissario può fare e soprattutto non fare o fare male e non è responsabile penalmente, lui e tutti gli altri “soggetti da questo funzionalmente delegati”. L'articolo dice praticamente che l'Ilva non è “terreno per i giudici”, che questi e la legge devono rimanere alle porte della fabbrica, così come le ispezioni, controlli. E, per uno stabilimento come l'Ilva, con record di infortuni, morti, ammalati, questo è né più né meno una sorta di nuova licenza di uccidere.

Ed è con questa logica di impunibilità che ieri mattina i commissari hanno anche incontrato i magistrati del processo Ilva per discutere della loro richiesta di patteggiamento, che li tirerebbe fuori dal processo, con una sanzione di 1 milione di euro a testa...
UNA RICHIESTA A CUI - COME LO SLAI COBAS SC HA CHIESTO ESPRESSAMENTE - I GIUDICI SI DEVONO ASSOLUTAMENTE OPPORRE!

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