mercoledì 8 luglio 2015

Alla Pasquinelli va in scena i "LAVORATORI SENZA FRONTIERE"

Sì proprio così vanno chiamati "Lavoratori senza frontiere", i più sfruttati dai padroni.......
Accade lunedì 6 luglio all'impianto di selezione Pasquinelli di Taranto, attualmente fermo per manutenzioni straordinarie relative alla parte meccanica del nastro trasportatore.
È bene ricordare che quando l'impianto è fermo come in questo caso o come in altri casi i lavoratori sono adibiti a svolgere altre mansioni quali per esempio la lavorazione del cartone a mano, dove si separa la plastica dal cartone, oppure si pulisce tutta l'area intorno e antistante il capannone di selezione. Tutte mansioni queste che all'apparenza sono normali, ma non è questo il caso di parlarne, perché la questione è ben altra; ovvero lunedì 6 un gruppo di "lavoratori" ha pensato bene di calarsi nella botola adiacente la postazione del rastrellista (seguono foto) per ripulirla da tutto il materiale di risulta che si accumula nel tempo.
Botola questa che praticamente sarebbe la tana o la casa di centinaia di migliaia di topi, topi che naturalmente non essendo un animale domestico bensì cresciuto e vissuto nelle montagne di cumuli di immondizia multimateriale, è sicuramente portatore di chissà quali brutte malattie.
Ci tengo a sottolineare che quello svolto da quei "bravi lavoratori" è prima di tutto una mansione che non è di competenza loro ma bensì, vista la pericolosità per la salute e sicurezza di tutti i lavoratori, andrebbe svolta da un apposita ditta di derattizazzione.
Naturalmente ora si aspetteranno la medaglia o una carezza come si fa con i nostri amici a 4 zampe, ma ahimè nulla di tutto questo per i nostri "bravi lavoratori".
Detto questo è chiusa questa piccola parentesi ludica, ma non tanto, sui nostri "bravi lavoratori", vogliamo ribadire la necessità da parte dei lavoratori di drizzare la schiena e non continuare a guardarsi le punte delle scarpe perché per quanto "disponibili" voi siate.... a novembre - data in cui finisce questo appaltoe non si sa che fine facciamo, ci si arriva insieme solo che noi su due gambe mentre voi a quattro zampe.
Per quello che riguarda noi Lavoratori SlaiCobas esistono i Diritti e i Doveri sul lavoro e svolgiamo il nostro dovere molto egregiamente senza aver bisogno di scodinzolare dietro a questo o a quel "amico" e, difendiamo i nostri diritti usando la lotta... lotta che fin ora ha giovato anche a questi operai per cui se si trovano anch'essi ancora li è solo grazie alla lotta tutt'ora condotta dai Lavoratori SlaiCobas.
Questo tipo di atteggiamento subordinato ai voleri aziendali lede alla lotta che stanno conducendo i Lav. SlaiCobas, perché da una parte si trovano lavoratori che lottano e dall'altra operai che svolgono ogni sorta di mansione compresa, a detta da loro stessi, la selezione sul nastro anche in presenza di amianto, e questo non va bene perché va contro la salute di tutti.
Questo non può essere accettabile e noi non esiteremo a denunciarlo anche in sedi pubbliche.

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