giovedì 9 luglio 2015

Che tutti i lavoratori abbiano dignità! L'illusione di conservare il lavoro piegandosi ai ricatti delle aziende è un suicidio

Quanto avvenuto alla Tecnomessapia - dove gli operai hanno accettato le minacce aziendali e per paura si sono cancellati dallo Slai cobas per il sindacato di classe, quanto avviene alla Pasquinelli - dove una parte dei lavoratori per compiacere l'Amiu mette le mani nell'amianto e tra i topi, mettendo a rischio la propria salute (vedi nel blog articoli specifici), è anche uno specchio molto negativo del clima di subordinazione che c'è in una parte, per fortuna ristretta, dei lavoratori.
Su questo, noi dello Slai cobas per il sindacato di classe non siamo per comprendere le "ragioni", la situazione di rischio generale per il lavoro, il salario, ecc. ecc.
Queste condizioni le conosciamo bene nella loro drammaticità e pesantezza, e riguardano tutta la classe lavoratrice. MA ESSE NON GIUSTIFICANO un atteggiamento di una parte di lavoratori di accettare supinamente ricatti e minacce, fino a "dare il culo" alle aziende.
Questi lavoratori danneggiano loro, ma danneggiano anche i loro compagni di lavoro e danneggiano la possibilità di una battaglia sindacale di classe, quanto mai necessaria oggi proprio in cui le condizioni di lavoro sono a rischio.
Questi lavoratori tradiscono i loro compagni di lavoro, rompono la necessaria unità dei lavoratori, la solidarietà tra lavoratori che invece, enon sono pochi, resistono e lottano; e a volte, come alla Pasquinelli, "sputano" anche sulla loro stessa precedente lotta che, sola, ha permesso di conquistare il posto di lavoro.
Certo sappiamo di chi sono le colpe, sappiamo il ruolo nefasto dei sindacati confederali, che non solo hanno affossato la coscienza della lotta vera, della rigidità sui diritti dei lavoratori, hanno fatto considerare normale accettare di svendere la salute per il lavoro, ecc; come abbiamo conosciuto a volte il ruolo squallido di sindacatini autonomi di destra che si buttano a pesce per accaparrarsi operai, puntando proprio sulleloro arretratezze e idee sbagliate; ma, ripetiamo, nessun operaio oggi che accetta di piegarsi può dirsi "innocente".
Questi lavoratori fanno diventare di fatto forti e potenti, che possono fare e disfare, disporre della tua vita, dei miseri padroni o dirigenti aziendali, quando in realtà sono dei "sacchi vuoti", che spesso basta che si trovano di fronte una posizione di classe intransigente, determinata e si sgonfiano.
Noi lo abbiamo provato nei fatti, non lo diciamo solo in teoria. Grazie alla difesa senza se e senza ma dei diritti dei lavoratori, nessun lavoratore che ha lottato, dello Slai cobas sc è stato mai licenziato, ma sono sempre state le aziende a dover fare passi indietro (es. alla Ditta metalmeccanica Effer); con la lotta dura non solo non si è perso nulla, ma si sono conquistati nuovi posti di lavoro e miglioramente contrattuali; fino al fatto che il "gigante" Emilio Riva è venuto personalmente, unica volta, al processo a Taranto per la scritta "Riva assassino" e ha perso, ecc. ecc.

D'altra parte questi lavoratori si illudono! Non opponendosi ai piani di padroni, istituzioni, sindacati conniventi, si consegnano mani e piedi a tutto quello che le aziende fanno.
Al contrario di quello che questi lavoratori paventano, è invece proprio l'atteggiamento succube che mette a rischio lavoro, diritti, sicurezza, ecc.

Nella difficile strada che hanno davanti tutti gli operai, lavoratori, devono per forza denunciare e contrastare "i crumiri" della dignità di classe, della lotta dei lavoratori.

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