venerdì 10 luglio 2015

Emiliano - Intervento dello Slai cobas per il sindacato di classe nella riunione della Giunta regionale

"In questa occasione lo Slai cobas sc parla a nome degli "ultimi", le disoccupate e i disoccupati, che non solo non hanno il lavoro, ma nessuna forma di reddito o ammortizzatore sociale.

Ma prima di entrare nel merito. Voglio dire che ora qui doveva esserci anche un'altra Disoccupata Organizzata, Maria. Non c'è perchè è da questa mattina, e fino ad ora, in ospedale! A causa delle cariche violente e gratuite fatte dalla polizia questa mattina. Chiediamo in questa sede che da parte di questa nuova Giunta vi sia un messaggio di cambiamento anche rispetto a questo clima di repressione verso chi lotta e chiede diritti.
I disoccupati sono pieni di denunce, processi per la sola colpa di lottare per il lavoro. Deve finire che si chiede lavoro e si ha repressione. E dalla nuova Giunta vogliamo un segnale anche su questo.

Detto questo, noi chiediamo al Presidente Emiliano e alla nuova Giunta di passare subito dalle parole ai fatti.
I Disoccupati organizzati pongono delle richieste immediate e delle richieste più generali, a partire da un fatto: in questa città il lavoro riguarda migliaia di disoccupati e disoccupate; le attività lavorative per cui noi chiediamo che si creino nuovi posti di lavoro sono una necessità per la popolazione.
Sull'immediato chiediamo immediati interventi di modifica della legge sui "cantieri di cittadinanza"; questa misura non può costituire, per come è stata concepita e si tenta di realizzare, neanche una parziale e temporanea risposta alla gravissima emergenza di lavoro che c'è a Taranto. Gli interventi che chiediamo riguardano:

che i “cantieri di cittadinanza” riguardino subito una platea molto più ampia di disoccupati, nell'ordine delle centinaia; 
che vengano tolti i criteri restrittivi – in particolare: del reddito familiare entro le 3mila euro l'anno – che non tiene in conto del fatto che molti disoccupati per mangiare sono costretti a stare in famiglia...
che venga ampliato il periodo di lavoro, portandolo ad 1 anno e venga aumentata l'indennità prevista
che si favoriscano quei progetti che possono avere un futuro nella nostra città, perchè legati a servizi essenziali, in particolare raccolta differenziata/ciclo rifiuti, lavori di bonifiche, risanamento quartieri.

Ma come dicevo prima, queste, bene che vadano, costituiscono solo risposte molto parziali e temporanee, mentre occorre lavoro vero e reddito. 
Per questo chiediamo: 
un piano straordinario di assunzione di disoccupati e disoccupate, già formati o da formare con nuovi corsi di formazione, nella raccolta differenziata e nel ciclo rifiuti; 
la previsione negli appalti pubblici, in particolare quelli legati alle bonifiche e risanamento dei quartieri di Taranto, di una clausola sociale che vincoli le ditte vincitrici ad assumere una percentuale dei lavoratori dal bacino dei disoccupati di Taranto; 
un piano di corsi di formazione finalizzati all'occupazione in questi lavori - un percorso già sperimentato positivamente in passato nella nostra città. 

Infine, chiediamo direttamente al Pres. Emiliano di essere ora coerente con una proposta da lui sostenuta nei mesi scorsi: l'istituzione di un reddito garantito per i disoccupati. 

E' ORA CHE SU QUESTE COSE SI FARE I FATTI, PERCHE' I DISOCCUPATI ORGANIZZATI VOGLIONO VEDERE I FATTI!

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