martedì 21 luglio 2015

Operai Ilva, ecco come NON bisogna ragionare!

In un intervista, apparsa su Repubblica di domenica scorsa, ad un operaio dell'Ilva: "Noi tra due fuochi nell'altoforno killer", vengono fatte da questo lavoratore affermazioni che sono un pò lo specchio e sono parte del problema della mancanza tuttora di una opposizione di lotta da parte degli operai a quanto succede all'Afo 2 e in generale in tutta la questione Ilva.

Questo operaio dice: "Sapevamo che con la legge del governo si poteva lavorare...".
Basta quindi l'ennesimo decreto, senza che vi sia stata una reale messa in sicurezza dell'Afo2, senza neanche avere al momento la certezza delle cause della morte di Alessandro Morricella, per accettare di andare a lavorare a rischio della propria vita?
Gli operai si devono pur chiedere come mai l'azienda impone il rispetto di questa legge - che, a detta degli stessi funzionari ministeriali, è una "porcata", fatta in violazioni di articoli della Costituzione e di altre leggi - e invece non rispetta quelle leggi che sono a tutela degli operai - come il Testo Unico sulla sicurezza che da diritto agli operai di allontanarsi da un pericolo?
L'operaio continua: "Non spetta a me decidere se l'impianto può funzionare oppure no. Io mi alzo la mattina alle sei per andare a fare il mio turno e portare il pane a casa...".
Perchè gli operai non devono, loro che ci lavorano su quegli impianti, che rischiano la salute e la vita, loro che producono e fanno funzionare gli impanti, decidere se l'Afo2 può funzionare o no? Chi lo dovrebbe decidere, uno dei commissari nominati da Renzi che al massimo si è fatto delle passeggiate in Ilva, che non ha neanche una storia professionale nel campo della siderurgia? Nel sistema del capitale è vero che gli operai sono espropriati da tutto, loro che sono i veri produttori non devono sapere nulla e devono essere ridotti a robot alienati; ma questo gli operai non possono accettarlo come inevitabile, normale.

Così come, fare i discorsi "faccio il mio turno... portare il pane a casa...", piegare la testa, accettare qualsiasi cosa succeda, è il modo migliore per consegnarsi mani e piedi a chi decide del vostro futuro, della vostra vita e della vostra morte; ti sembra di difendere il tuo "pane" ma ne stai perdendo ogni giorno un pezzo, finchè te lo toglieranno del tutto.

OPERAI, E' TEMPO DI ALZARE LA TESTA!

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